Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il colonialismo inglese inizia con avventurieri come Francis Drake nel XVI secolo, legittimati come corsari per depredare le potenze coloniali rivali.
  • La fondazione della Virginia nel 1607 segnò l'inizio delle colonie americane inglesi, protette da leggi come il Protection Act.
  • Dopo la Guerra dei Sette Anni, la Gran Bretagna si impadronì delle colonie francesi in Nord America, ma perse queste terre nel 1783 con l'indipendenza delle 13 colonie.
  • L'espansione coloniale si spostò in India con la Compagnia delle Indie Orientali e continuò in Africa con la creazione della British East Africa.
  • Dopo il declino post-bellico e l'indipendenza di vari territori, la Gran Bretagna mantiene ancora oggi legami con il Commonwealth e i British Overseas Territories.

Indice

  1. L'espansione inglese nel XVI secolo
  2. La protezione dei commerci coloniali
  3. L'espansione britannica in Nord America
  4. Il dominio britannico in India e Africa
  5. Il declino dell'impero britannico

L'espansione inglese nel XVI secolo

Tra il XV e il XVI secolo, le potenze europee iniziarono a cercare nuove reti commerciali in tutto il globo. Per gli Inglesi ad aprire la via furono avventurieri come Francis Drake vissuto nella seconda metà del XVI secolo.

Essi erano specializzati nell’attacco degli avamposti spagnoli nell’America centrale e delle navi che si trovavano a transitare tra i Caraibi e l’Europa. I corsari erano legittimati dai sovrani inglesi tramite un apposito documento, chiamato “lettera di corsa” da cui è derivano il sostantivo “corsari”.In pratica, la corona inglese autorizzò i pirati a depredare le altre potenze coloniali per poter poi partecipare alla spartizione del bottino recuperato. Nel 1588, l’imponente flotta spagnola di Filippo II, l’Invencibile Armada, provo a contrastare le ambizioni britanniche spingendosi fino nel canale della manica, ma fu un disastro

La protezione dei commerci coloniali

A partire dal 1607, anno di fondazione della Virginia, gli Inglesi iniziarono a creare colonie degli USA di oggi. I commerci collegati a queste colonie, che arrivano fino a13, divennero essenziali per l’economia inglese e furono tutelati da apposite leggi che limitavano l’attracco delle navi straniere nei orti britannici. Questa disposizione, di stampo protezionistico prese il nome di Protection Act.

L'espansione britannica in Nord America

Dopo aver iniziato ad espandersi nei Caraibi, la Gran Bretagna, a seguito della Guerra dei Sette Anni (1756-1763) si impadronì delle colonie francesi nel Nord America come il cAnada e la Louisiana. Il dominio inglese dell’America del Nord durò fino al 1783, quando le 13 colonie riuscirono ad ottenere l’indipendenza. Lasciati i territori americani,la Gran Bretagna volse allora i propri interessi verso l’ Australia e l’Oceano Indiano.

Il dominio britannico in India e Africa

Il controllo del continente sub-indiano fu sancito nel 1858 quando nacque il British Raj o impero anglo-indiano Prima che ciò avvenisse, a garantire il dominio inglese in India, fu la Compagnia britannica delle Indie orientali, la cui azione spaziava in tutto il Sud-est Asiatico fino all’Himalaya. Essa era specializzata nel commercio di spezie, tessuti,metalli preziosi e tè. L’espansionismo durò anche nella seconda metà del XIX secolo con la creazione della British East Africa, un vasto insieme di territori africani, quali il Kenya,l’Uganda e la Tanzania a cui più tardi si aggiunse anche l’Egitto. A qualsiasi latitudine, era comune la divisione fra popoli indigeni e dominatori. I popoli indigeni, pur utilizzando della modernizzazione dei trasporti e delle comunicazioni ingenerali, erano tuttavia sfruttati,privati di terreni e di risorse e le loro forme associative originarie venivano totalmente stravolte. Tuttavia, tutto questo, non trapelò lai in Gran Bretagna. Anzi, i luoghi dell’impero erano visti come un paradiso esotico e verso le popolazioni dominate era frequente un atteggiamento paternalistico. Bisogna comunque riconoscere che l’egemonia inglese contribuì ad assicurare un periodo di relativa pace tra le grandi potenze, noto come pax Britannica.

Il declino dell'impero britannico

Nel primo dopoguerra,l’impero coloniale inglese cominciò a conoscere i primi cedimenti sotto la pressione di movimenti nazionalisti e indipendentisti. Il primo duro colpo fu la concessione dell’indipendenza all’Egitto nel 1922, a cui seguì nel 1947 l’indipendenza dell’India, grazie alle battaglie non violente di Gandhi. A partire dal 1926, gli Stati sottoposti all’autorità della corona britannica presero il nome di Commonewalth della nazioni che ancora oggi conta 50 membri. Nel secondo dopoguerra il ruolo della Gran Bretagna fu offuscato dagli Stati Uniti. L’ultima roccaforte del vecchio impero è stata rimossa nel 1997, quando gli Inglesi hanno dovuto abbandonare Hong Kong, passato alla Cina. La Gran Bretagna mantiene ancora un’influenza formale su 16 nazioni autonome, dette Reami del Commonwealth, tra cui l’Australia e su 14 territori conosciuti come Britsh Overseas Territories (da Gibilterra alle Isole Cayman), in alcuni casi paradisi fiscali, che riconoscono come capo di Stato la regina Elisabetta II.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i primi passi degli Inglesi nel colonialismo?
  2. Gli Inglesi iniziarono il loro percorso nel colonialismo con avventurieri come Francis Drake nel XVI secolo, attaccando avamposti spagnoli e navi nei Caraibi, legittimati da "lettere di corsa" emesse dalla corona inglese.

  3. Come si sviluppò l'espansione coloniale inglese in Nord America?
  4. L'espansione coloniale inglese in Nord America iniziò con la fondazione della Virginia nel 1607, portando alla creazione di 13 colonie che divennero essenziali per l'economia inglese, fino a ottenere l'indipendenza nel 1783.

  5. Quali furono le conseguenze della Guerra dei Sette Anni per l'impero britannico?
  6. Dopo la Guerra dei Sette Anni, la Gran Bretagna si impadronì delle colonie francesi in Nord America, come il Canada e la Louisiana, consolidando il suo dominio fino al 1783.

  7. In che modo la Gran Bretagna gestì il suo impero in India?
  8. La Gran Bretagna gestì il suo impero in India attraverso la Compagnia britannica delle Indie orientali, specializzata nel commercio di spezie e tè, fino alla nascita del British Raj nel 1858.

  9. Come si è evoluto l'impero coloniale inglese nel XX secolo?
  10. Nel XX secolo, l'impero coloniale inglese iniziò a cedere sotto la pressione dei movimenti nazionalisti, con l'indipendenza dell'Egitto nel 1922 e dell'India nel 1947, e la formazione del Commonwealth delle nazioni nel 1926.

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