Concetti Chiave
- La questione d'Oriente nel XIX secolo riguardava la crisi dell'Impero ottomano e il suo complesso assetto politico e militare in Europa centro-orientale e balcanica.
- L'Impero ottomano dominava su molte nazionalità e controllava aree strategiche per il commercio e la navigazione, influenzando il Mediterraneo e le vie verso il Mar Rosso e la Russia meridionale.
- La decadenza dell'Impero, dovuta a ritardi economici e militari, stimolò movimenti indipendentisti supportati da potenze europee come Gran Bretagna, Austria e Russia.
- Austria e Russia miravano a espandere il loro controllo nei Balcani, con la Russia particolarmente interessata agli stretti del Bosforo e dei Dardanelli per accedere al Mediterraneo.
- L'Impero ottomano rispose con riforme modernizzatrici, come la creazione di un esercito regolare e l'introduzione di principi di diritto e laicità che anticiparono la trasformazione in Turchia moderna.
Indice
La questione d'Oriente
Nel cuore dell'Europa centro-orientale e balcanica si aprì, nel corso dell'Ottocento, la cosiddetta questione d'Oriente, ovvero il delicato assetto politico e militare delle regioni soggette all'Impero ottomano, attraversato nel corso del XIX secolo da una profonda e irreversibile crisi.
L'Impero ottomano, come quelli austriaco e russo, dominava su molte e diverse nazionalità (slavi, rumeni, albanesi, greci, turchi, armeni, curdi, arabi) e occupava un'area di grande importanza commerciale e militare: da lì si potevano controllare il Mediterraneo e le vie di comunicazione con il mar Rosso, il golfo Persico e la Russia meridionale.
La decadenza, dovuta all'arretratezza economica, politica e militare, favorì le spinte all'indipendenza di popoli soggetti al dominio turco. Tali spinte furono appoggiate dagli stati europei che avevano interesse a estendere il loro controllo in quell'area del mondo.
Interessi europei nell'Impero ottomano
Oltre alla Gran Bretagna, che sottomise l'Egitto, interessate a mettere le mani sui territori dell'Impero ottomano erano Austria e Russia:
- l'Impero austriaco, indebolito a occidente dalla formazione degli stati italiano (1861) e tedesco (1871), cercava compensi territoriali nella penisola balcanica;
- l'Impero russo mirava al controllo del mar Nero e degli stretti del Bosforo e dei Dardanelli, allo scopo di ottenere uno sbocco sul Mediterraneo per le sue navi e le sue merci; inoltre, proponendosi come protettore dei popoli slavi dei Balcani, ne sosteneva le cause nazionali.
Riforme e modernizzazione ottomana
L'Impero ottomano tentò di reagire accettando la sfida della modernizzazione: una serie di riforme innovarono l'amministrazione centrale creando ministeri sul modello occidentale; fu istituita l'amministrazione delle province sul modello francese; venne creato un esercito regolare abolendo il corpo dei giannizzeri.
I giannizzeri costituivano il corpo di fanteria dell'Impero ottomano. Appositi funzionari sceglievano periodicamente gli uomini migliori tra gli otto e i vent'anni, i quali erano poi educati e addestrati in base alle doti fisiche e morali, venivano assegnati a vari compiti nel palazzo del sultano. I migliori erano reclutati nel corpo militare degli giannizzeri, caratterizzato da una dura disciplina e da un forte spirito di appartenenza al corpo.
Ma le riforme che più incisero nella trasformazione dell'Impero ottomano verso la Turchia moderna furono quelle che introdussero i principi del diritto e della laicità dello stato: un nuovo codice penale attenuò i rigori della sharia, la legge islamica; un nuovo codice civile sancì alcuni principi di libertà individuale e di uguaglianza abolendo le divisioni etniche e religiose.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della crisi dell'Impero ottomano nel XIX secolo?
- Quali stati europei erano particolarmente interessati ai territori dell'Impero ottomano e perché?
- Quali riforme furono introdotte dall'Impero ottomano per modernizzarsi e quali furono i loro effetti?
La crisi dell'Impero ottomano nel XIX secolo fu causata dall'arretratezza economica, politica e militare, che favorì le spinte all'indipendenza dei popoli soggetti al dominio turco e l'interesse degli stati europei a estendere il loro controllo nella regione.
Austria e Russia erano particolarmente interessate ai territori dell'Impero ottomano. L'Austria cercava compensi territoriali nella penisola balcanica, mentre la Russia mirava al controllo del mar Nero e degli stretti del Bosforo e dei Dardanelli per ottenere uno sbocco sul Mediterraneo.
L'Impero ottomano introdusse riforme che innovarono l'amministrazione centrale, crearono un esercito regolare e introdussero principi di diritto e laicità dello stato. Queste riforme attenuarono i rigori della sharia, sancirono libertà individuali e uguaglianza, e abolirono le divisioni etniche e religiose, contribuendo alla trasformazione verso la Turchia moderna.