vanessaviarengo
Ominide
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • I moti rivoluzionari del 1848 nell'Impero asburgico furono caratterizzati da rivendicazioni nazionali che prevalsero su quelle sociali e liberali.
  • Le diverse nazionalità dell'impero non riuscirono a unire le loro richieste, permettendo la repressione delle insurrezioni e il ripristino del potere assoluto.
  • Riforme come l'abolizione della servitù della gleba furono introdotte, ma l'impero restava indietro rispetto ai paesi più sviluppati a causa di un bilancio statale negativo.
  • Il problema delle nazionalità, in particolare quello delle nazionalità slave, minava la stabilità dell'impero, sostenuto dal movimento panslavista con l'appoggio russo.
  • L'incapacità dell'impero di gestire le rivendicazioni nazionali portò alla sua decadenza nella seconda metà dell'Ottocento e alla dissoluzione nel 1918.

Indice

  1. Rivendicazioni nazionali nel 1848
  2. Repressione e restaurazione
  3. Riforme di Francesco Giuseppe
  4. Problema delle nazionalità
  5. Decadenza dell'Impero asburgico

Rivendicazioni nazionali nel 1848

Nei moti rivoluzionari scoppiati nel 1848 nell'Impero asburgico le rivendicazioni nazionali ebbero il sopravvento su quelle sociali e su quelle liberali: a Vienna insorsero i tedeschi, a Praga i cechi, a Budapest i magiari, a Zagabria i croati, a Milano e Venezia gli italiani.

Ciascuna etnia rivendicava o un maggior peso nelle vicende politiche dell'Impero, come nel caso dei tedeschi d'Austria, o autonomia e indipendenza, come nel caso dei magiari in Ungheria. Le richieste delle diverse nazionalità non si legavano tra loro in una causa comune, anzi alcune erano in aperto conflitto.

Repressione e restaurazione

Quest'ultimo aspetto favorì la repressione di tutte le insurrezioni e la restaurazione del potere assoluto: la Costituzione concessa nel 1848 fu abrogata nel 1851, la burocrazia fu rafforzata e germanizzata (il tedesco divenne l'unica lingua ufficiale dell'Impero).

Riforme di Francesco Giuseppe

Il giovane imperatore Francesco Giuseppe introdusse alcune riforme, come l'abolizione della servitù della gleba e il miglioramento dell'istruzione tecnica, e varò un piano per lo sviluppo della rete ferroviaria. Ma l'antico impero non riusciva a tenere il passo dei paesi più sviluppati: molto grave, per esempio, era il passivo del bilancio statale, a causa delle enormi spese sostenute per il mantenimento della gigantesca burocrazia imperiale e dell'esercito.

Problema delle nazionalità

Potere assoluto e burocrazia germanizzata aggravarono il vero problema che minava la stabilità dello stato asburgico: quello delle nazionalità. L'Impero era infatti un insieme assai complesso di etnie. Le due più consistenti erano quella tedesca, prevalente ma non maggioritaria, e quella magiara. Il problema maggiore era costituito dalle nazionalità slave: queste dal 1830 avevano dato il via al movimento panslavista, che si era fatto promotore delle rivendicazioni autonomistiche di tutti gli slavi soggetti agli imperi austriaco e ottomano, con l'appoggio della Russia.

Non tutte queste nazionalità rivendicavano la piena indipendenza dall'Impero: nell'Europa orientale non si era affermato il principio che a ogni nazionalità dovesse corrispondere uno stato territoriale unito e indipendente. Le rivendicazioni riguardavano il riconoscimento delle diversità storiche, culturali e linguistiche e quindi il decentramento dei poteri amministrativi.

Decadenza dell'Impero asburgico

L'incapacità dello stato burocratico centralizzato, egemonizzato dall'etnia tedesca, di far fronte a queste esigenze e rivendicazioni fu la causa della decadenza dell'Impero asburgico nella seconda metà dell'Ottocento e della sua definitiva dissoluzione nel 1918.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali rivendicazioni delle diverse etnie durante i moti rivoluzionari del 1848 nell'Impero asburgico?
  2. Le rivendicazioni principali furono di natura nazionale, con i tedeschi d'Austria che chiedevano un maggior peso politico, mentre i magiari in Ungheria e altre etnie cercavano autonomia e indipendenza.

  3. Quali riforme introdusse l'imperatore Francesco Giuseppe e quali furono le loro limitazioni?
  4. Francesco Giuseppe abolì la servitù della gleba, migliorò l'istruzione tecnica e pianificò lo sviluppo ferroviario, ma l'Impero non riuscì a competere con i paesi più sviluppati a causa del passivo del bilancio statale e della burocrazia germanizzata.

  5. Qual era il problema principale che minava la stabilità dell'Impero asburgico?
  6. Il problema principale era quello delle nazionalità, con un complesso insieme di etnie che rivendicavano il riconoscimento delle loro diversità storiche, culturali e linguistiche, e il decentramento dei poteri amministrativi, a cui lo stato burocratico centralizzato non riusciva a rispondere.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

vanessaviarengo di Mauro_105

URGENTE (321112)

vanessaviarengo di Lud_

domandina

vanessaviarengo di Samantha Petrosino