Concetti Chiave
- Tra il 1870 e il 1914 la produzione industriale mondiale quadruplicò, ma la grande depressione del 1873-96 fu causata da sovrapproduzione e mancanza di crescita della domanda.
- Il protezionismo sostituì il libero scambio ovunque, eccetto in Inghilterra, portando alla caduta delle industrie meno competitive e alla crescita di quelle riorganizzate.
- Le banche sostennero le industrie più grandi con prestiti, portando alla concentrazione industriale e al controllo del mercato da parte di poche imprese.
- Il monopolio divenne una forma di concentrazione industriale, con un'unica impresa che poteva controllare interi settori produttivi, aumentando il ruolo delle banche.
- Il boom demografico toccò i paesi arretrati, mentre nei paesi industrializzati la natalità diminuì per fattori come l'aumento della scolarità e l'ingresso delle donne nel lavoro.
Indice
La grande depressione e la sovrapproduzione
Tra il 1870 e il 1914 la produzione industriale mondiale quadruplicò, ma negli anni 1873-96 si verificò quella che viene definita la grande depressione. Fu però una crisi dovuta alla sovrapproduzione (si produsse in eccesso rispetto alla domanda) a causa:
- dell' accresciuta concorrenza internazionale favorita dallo sviluppo delle reti di trasporto ferroviario e navale;
- dell' incremento produttivo dovuto ai nuovi criteri di produzione, a cui non corrispose una crescita dei salari e della domanda.
Protezionismo e concentrazione industriale
Ovunque (salvo in Inghilterra) il libero scambio fu sostituito con il protezionismo.
Le industrie meno competititve fallirono.
Quelle che si riorganizzarono uscirono dalla crisi rafforzarte e si ingrandirono. Le banche concessero prestiti alle aziende importanti piuttosto che a quelle piccole, ma per stare sul mercato occorrevano investimenti massicci. Così poche imprese assunsero il controllo del mercato: nacque il fenomeno della concentrazione industriale.
La concentrazione industriale assunse varie forme, tra cui il monopolio, che si verifica quando un'unica impresa controlla un settore produttivo. Di conseguenza crebbe l'importanza delle banche che concedevano prestiti alle industrie.
Boom demografico e migrazioni
Tra il 1850 e il 1914 vi fu un boom demografico che interessò i paesi più arretrati. Nei paesi industrializzati, nonostante il miglioramento delle condizioni di vita, la natalità prese a decrescere per:
- l'innalzamento della scolarità;
- l'inserimento delle donne nel sistema produttivo;
- la diffusione dei metodi di controllo delle nascite;
I paesi industrializzati reagirono alla crisi agricola ammodernando il settore, mentre in quelli arretrati soprattutto dell' Europa centro-orientale si creò un esubero di popolazione nelle campagne. Iniziarono così i flussi migratori verso le città, verso altri paesi d'Europa e oltre oceano. Alla fine del XIX secolo si verificò un'ondata migratoria senza precedenti dall'Europa verso gli Stati Uniti.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della grande depressione tra il 1873 e il 1896?
- Come influenzò il protezionismo l'industria durante la crisi?
- Quali furono le conseguenze del boom demografico nei paesi industrializzati e arretrati?
La grande depressione fu causata dalla sovrapproduzione, dovuta all'accresciuta concorrenza internazionale e all'incremento produttivo non accompagnato da una crescita dei salari e della domanda.
Il protezionismo sostituì il libero scambio, portando al fallimento delle industrie meno competitive e alla concentrazione industriale, dove poche imprese assunsero il controllo del mercato.
Nei paesi industrializzati, la natalità decresceva a causa di vari fattori, mentre nei paesi arretrati si creò un esubero di popolazione nelle campagne, portando a flussi migratori verso le città e altri paesi.