Concetti Chiave
- Il periodo 1992-1993 in Italia è segnato dall'inchiesta "mani pulite", che ha rivelato una diffusa corruzione politica.
- La crisi economica porta alla formazione di governi tecnici per risanare le finanze e facilitare l'ingresso nell'euro.
- Si sottolinea la continuità nei ministeri dell'istruzione per attuare riforme necessarie.
- Nel 1996, il ministro Luigi Berlinguer tenta di riformare l'istruzione, ma incontra ostacoli e proteste che ne limitano il successo.
- La riforma universitaria di Berlinguer è l'unica a realizzarsi, introducendo un sistema di lauree triennali e magistrali.
Indice
Indagini mani pulite
Durante gli anni 1992-1993 si assiste a una serie d’indagini e procedimenti giudiziari, che verrà poi chiamata mani pulite. Fu accusata la maggioranza delle forze politiche al governo. Lo sviluppo delle inchieste dimostrano che era presente una corruzione diffusa nella gestione della cose pubblica, che ha debilitato la finanza italiana. Si disse che nel 1992 si era assistito alla fine della prima repubblica e all’inizio della seconda.
Reazione alla crisi economica
Alla crisi economica si reagisce con una serie di governi tecnici che avvieranno una strategia economica per risanare i conti pubblici e permettere l’entrata dell’Italia nell’euro.
I ministri della scuola vengono confermati anche nei governi successivi: si era capito che su certe materie era necessario un continuiamo per poter attuare le riforme.
Riforme scolastiche di Berlinguer
Nel 1996 il ministro Luigi Berlinguer prova ad affrontare tutti i problemi irrisolti dell’istruzione italiana. Vuole apportare modifiche all’università, dato che in pochi riuscivano a laurearsi; alla scuola secondaria di secondo grado; vuole introdurre una valutazione del merito per i docenti collegando ad essa l’erogazione di somme aggiuntive; alla durata degli studi scolastici, dato che il resto dell’Europa termina a 18 anni. L’istruzione primaria invece viene confermata nella sua struttura.
Fallimenti e successi delle riforme
Purtroppo il ministro Berlinguer fallisce. Non riesce ad avviare un programma scolastico che permetta di conseguire la maturità a 18 anni perché c’erano molte indecisioni. Fallisce nel tentativo di introdurre un premio per i docenti poiché viene bloccato da numerose proteste di strada. Anche la scuola secondaria di secondo grado non subisce modificazioni, eccetto per l’obbligo scolastico portandolo ai 15 anni di età. L’unica riforma che il ministro riesce ad attuare è quella sulle università: tutti i corsi universitari dovranno strutturarsi su un corso breve di tre anni, seguito da un corso biennale detto laurea magistrale.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze delle indagini mani pulite negli anni 1992-1993?
- Come reagì l'Italia alla crisi economica degli anni '90?
- Quali furono i successi e i fallimenti delle riforme scolastiche di Berlinguer?
Le indagini mani pulite portarono alla scoperta di una corruzione diffusa nella gestione della cosa pubblica, debilitando la finanza italiana e segnando la fine della prima repubblica e l'inizio della seconda.
L'Italia reagì alla crisi economica con una serie di governi tecnici che avviarono strategie per risanare i conti pubblici e facilitare l'entrata nell'euro.
Berlinguer riuscì a riformare le università introducendo corsi brevi e lauree magistrali, ma fallì nel modificare la durata degli studi scolastici e nell'introdurre premi per i docenti a causa di proteste e indecisioni.