Concetti Chiave
- Nel Novecento, il Giappone emerge come potenza mandataria, sostituendo la Germania nei possedimenti coloniali e guidando un'espansione economica industriale.
- Dopo l'ascesa di Hiroito nel 1929, il Giappone adotta una politica imperialista e ultranazionalista, puntando all'espansionismo verso la Cina.
- La morte di Sun-Yat-Sen in Cina porta a una guerra civile tra Chiang-Kai-shek e Mao Zedong, interrotta dall'invasione giapponese della Manciuria nel 1931.
- Nel 1931, viene proclamato l'impero del Manchukuò, uno stato satellite del Giappone, e nel 1933 il Giappone esce dalla Società delle Nazioni.
- La strage di Nanchino nel 1937-38 segna l'apice dell'espansionismo giapponese in Cina, provocando una guerra di liberazione cinese fino al 1945.
Indice
L'ascesa del Giappone nel Novecento
Nel Novecento cominciano ad emergere sempre di più personaggi extra europei, uno di questi è il Giappone. Assume il ruolo di potenza mandataria, insieme agli Stati Uniti, sostituendosi alla Germania nei possedimenti coloniali. Vive una fase di espansione economica senza precedenti dopo la Prima Guerra Mondiale, guidata dalla dinastia Meji verso un'economia completamente industriale e di stampo occidentale.
L'espansione economica non può, però, che dare un risultato: un arcipelago così limitato in termini di espansione industriale ha bisogno di una valvola di sfogo. Il primo balzo è cominciato con l'occupazione della Corea, il secondo con la guerra contro la Germania e l'occupazione delle terre tedesche.Espansionismo giapponese e tensioni con la Cina
Dopo l'ascesa al potere nel 1929 di Hiroito, si afferma sempre di più una linea politica imperialista e ultranazionalista, orientata verso l'espansionismo verso la Cina, storica nemica del Giappone, ora indebolito anche a causa delle potenze occidentali. Alla fine dell'800, infatti, il Giappone e la Cina sono entrati5 in guerra, iniziando a collaborare soltanto durante la Prima Guerra mondiale. Terminata la guerra, ritorna l'attrito, che si incrementa nel 1928. Nel 1931 con il premier Tsuyoshi Inukai aumenta l'aggressività giapponese verso la Cina. Quando Inukai viene ucciso, il governo si sposta da una posizione di moderata aggressività ad una posizione di radicale aggressività nei confronti della Cina.
Conflitti interni in Cina e invasione giapponese
In Cina, intanto, alla morte di Sun-Yat-Sen si scatena la guerra civile nel 1925. Chiang-Kai-shek, generale dell'esercito repubblicano e nuovo presidente della repubblica cinese, si scontra con i signori della guerra e con Mao-zedong, portavoce del partito comunista cinese. Questi scontri si interrompono nel 1931, quando l'Impero Giapponese invade la Manciuria e si scontra con i cinesi. Così scoppia una seconda guerra tra Giappone e Cina, vinta dal Giappone poiché Chiang si ritira, completamente assorbito dalla guerra interna contro i comunisti.
Il Manchukuò e l'espansionismo giapponese
Nel 1931 è proclamato in Cina l'impero del Manchukuò, il primo stato tradizionalista che collaborerà con il Giappone fino al 1945, come stato satellite di Tokyo. Nel 1933 il Giappone abbandona la Società Delle Nazioni, nello stesso anno della Germania. Nel 1937-38 l'espansionismo giapponese non ha fine, e il Giappone si amplia in tutto il territorio cinese con l'attacco definitivo alla Cina, la strage di Nanchino. Chiang e Mao sospendono gli scontri ed inizia una collaborazione anomala per evitare di essere cancellati dall'esercito giapponese. Inizia, così, una lunga guerra di liberazione cinese che dura dal 1938 al 1945, tutta la durata della Seconda Guerra Mondiale.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo del Giappone nel contesto internazionale dopo la Prima Guerra Mondiale?
- Come si è evoluta la politica estera giapponese nei confronti della Cina negli anni '30?
- Quali furono le conseguenze dell'invasione giapponese della Manciuria per la Cina?
Dopo la Prima Guerra Mondiale, il Giappone ha assunto il ruolo di potenza mandataria, sostituendosi alla Germania nei possedimenti coloniali e vivendo un'espansione economica senza precedenti, guidata dalla dinastia Meji verso un'economia industriale e occidentale.
Negli anni '30, la politica estera giapponese nei confronti della Cina è diventata sempre più aggressiva, culminando con l'invasione della Manciuria nel 1931 e l'attacco definitivo alla Cina nel 1937-38, segnato dalla strage di Nanchino.
L'invasione giapponese della Manciuria nel 1931 portò alla proclamazione dell'impero del Manchukuò, uno stato satellite del Giappone, e scatenò una seconda guerra tra Giappone e Cina, che si concluse con la vittoria giapponese e una lunga guerra di liberazione cinese fino al 1945.