Concetti Chiave
- L'apartheid in Sud Africa era una politica di segregazione razziale basata sulla supremazia dei bianchi, attuata dal 1948 agli anni '90, escludendo i neri dai diritti civili e politici.
- Il sistema discriminatorio prevedeva una rigida separazione tra razze, con i bianchi che controllavano potere politico ed economico, mentre i neri vivevano in quartieri ghetto.
- Le leggi sull'ordine pubblico erano severe, reprimendo qualsiasi forma di dissenso etichettata come "comunista" o "sovversiva", portando all'imprigionamento o eliminazione dei leader di opposizione.
- L'ONU condannò ufficialmente l'apartheid nel 1961, ma la pressione internazionale aumentò dopo il massacro di Soweto del 1976, portando a sanzioni economiche contro il Sud Africa.
- Nelson Mandela e l'arcivescovo Desmond Tutu furono simboli chiave della lotta contro l'apartheid, con Tutu premiato col Nobel per la pace nel 1984.
Indice
Definizione e contesto storico
Il termine “apartheid” significa”separazione, segregazione razziale” e indica la politica di segregazione razziale, praticata nella Repubblica sudafricana dal 1948 fino agli anni ’90.
Politica di segregazione
Questa politica si basava su principio razzista della superiorità dei bianchi; essa prevedeva un sistema discriminatorio, sancito dalla legge, che riservava ai bianchi il controllo dei poteri politici ed economici, con esclusione della popolazione di colore ai diritti civili e politici.
Inoltre, stabiliva una rigida separazione tra tutte le diverse comunità razziali esistenti nel paese, e cioè: razza bianca (il 10% della popolazione), popolazione di colore - neri e bantù - (il 75%), quindi le altre componenti presenti in Sud Africa, asiatici e meticci. La stessa linea fu applicata anche in Rhodesia (attuale Zimbabwe). Fu messa in atto anche nella Nambia, ma la questione fu risolta con l’indipendenza, concessa nel 1989. Invece, nel Sud Africa l’apartheid si consolidò molto perché affondava le radici nella colonizzazione boera e inglese. Dal 1948 fu adottato ed organizzata in modo organico, quando arrivò al potere il Partito Nazionalista che durante la Seconda guerra mondiale aveva manifestato apertamente la sua simpatia per il regime nazista.Applicazione territoriale e sociale
I governi nazionalisti caratterizzarono la vita politica del Sud Africa fino al 1966 e il principio della segregazione fu esteso a tutti gli aspetti della vita sociale. Fu introdotta anche una rigida separazione territoriale: infatti a ciascuno dei quattro gruppi razziali furono assegnate delle aree ben delimitate; per circolare fuori di esse, era necessario un lasciapassare. Pertanto, nelle varie aree urbane si formarono dei quartieri ghetto che costituivano delle vere e proprie riserve di manodopera, priva di qualsiasi tutela. La legislazione riguardante l’ordine pubblico era particolarmente severa; lo scopo era quello di colpire le forme sia individuali che colletti vedi dissenso, che venivano qualificate come “comuniste” o “sovversive”. In applicazione di queste leggi, molte persone furono imprigionate o eliminate fisicamente, fra cui i principali leader dei movimenti di opposizione di colore.
Condanna internazionale e simboli della lotta
Da parte sua l’ ONU condannò una simile politica razziale nel 1091, ma soltanto dopo un massacro effettuato dalla polizia sudafricana durante una manifestazione nel distretto nero di Soweto nel 1976, l’intervento della comunità internazionale si fece più energico: il Sud Africa fu messo al bando dalla comunità internazionale e fu oggetto di sanzioni economiche.
I simboli della lotta anti apartheid furono due: Nelson Mandela, leader dell’African National Congress, in carcere dal 1964 e l’arcivescovo i Johannesburg, Edmond Tutu,premio Nobel per la pace nel 1984
Domande da interrogazione
- Qual era il significato e l'obiettivo della politica di apartheid in Sud Africa?
- Come veniva applicata la segregazione territoriale durante l'apartheid?
- Quali furono le conseguenze internazionali della politica di apartheid?
- Chi furono i simboli della lotta contro l'apartheid?
L'apartheid significava "separazione, segregazione razziale" e mirava a mantenere la superiorità dei bianchi, escludendo la popolazione di colore dai diritti civili e politici e stabilendo una rigida separazione tra le diverse comunità razziali.
Ogni gruppo razziale aveva aree ben delimitate e per circolare fuori di esse era necessario un lasciapassare, creando quartieri ghetto che fungevano da riserve di manodopera senza tutela.
L'ONU condannò la politica razziale nel 1961 e, dopo il massacro di Soweto nel 1976, la comunità internazionale impose sanzioni economiche e mise al bando il Sud Africa.
I simboli della lotta anti apartheid furono Nelson Mandela, leader dell'African National Congress, e l'arcivescovo di Johannesburg, Edmond Tutu, premio Nobel per la pace nel 1984.