Concetti Chiave
- Negli anni Venti, l'America sperimentò un rapido sviluppo economico grazie al suo forte apparato produttivo e al dominio del mercato globale postbellico.
- L'economia fu caratterizzata da nuovi settori di sviluppo, metodi produttivi fordisti e tayloristi, e un incremento del reddito nazionale e dei consumi.
- La politica economica includeva tariffe doganali, libertà d'iniziativa per le imprese, e una politica isolazionista con un focus sulle risorse sudamericane.
- Il periodo politico vide il ritorno dei repubblicani, favorito dall'isolazionismo e dalla paura del comunismo, che influirono su leggi restrittive sull'immigrazione e sul proibizionismo.
- Il proibizionismo, nato da pregiudizi razziali e sociali, portò a un aumento della criminalità legata al commercio clandestino di alcolici.
Sviluppo economico postbellico
Nei primi anni Venti, subito dopo la recessione postbellica, l'America visse una straordinaria fase di sviluppo grazie al potente apparato produttivo -soprattutto industriale-, al fatto che essi risultavano ora essere i creditori degli ex alleati europei e alla maggior possibilità di dominio del mercato dovuta alle difficili condizioni in cui si trovava l’Europa postbellica.
Tale sviluppo fu caratterizzato da:
Dalla nascita di nuovi settori di sviluppo.
Dall'applicazione dei sistemi fordisti e tayloristi anche alle piccole industrie.
Da un aumento del reddito nazionale.
Dall'aumento dei consumi secondari, i quali diffondendosi in fasce sempre più ampie della popolazione contribuirono all'aumento del consenso sociale e al diffondersi del cosiddetto American way of life (ossia uno standard di vita caratterizzato da nuovi comfort).
Dalla presenza un clima di prosperità che valse agli anni Venti il nome di 'anni ruggenti'.
Dall'applicazione di tariffe doganali sulle importazioni.
Da una maggiore libertà di iniziativa lasciata alle imprese.
Da una politica isolazionistica che prevedeva di utilizzare le risorse presenti nel Sud America.
Dal ristagno dei salari e sindacati deboli.
Dall'eliminazione di provvedimenti sul controllo dei prezzi e sulla limitazione dei monopoli ad opera del governo repubblicano
Dalla tutela da parte della classe dirigente dei patrimoni delle classi agiate
Politica e società negli anni Venti
Duranti gli anni Venti si registrò anche un'inversione di tendenze in ambito politico in quanto le elezioni riportarono in carica i repubblicano, la cui vittoria fu dovuta soprattutto:
Al desiderio degli Americano di perseguire una politica di disimpegno (ossia di isolamento rispetto alle vicende europee) e che si concretizzarono con la decisone di bocciare il trattato di Versailles.
Al Red Scare, ossia la paura delle suggestioni comuniste che avevano già portato all'intensificarsi delle agitazioni sindacalo e al sorgere di partiti comunisti e anarchici. Questa paura causò leggi sempre più restrittive in materia di immigrazione e un clima di intolleranza rivolto a qualsiasi minoranza etnica e religiosa. Un altro effetto di questa paura fu il proibizionismo, nato dal clima di sfiducia nei confronti dei neri e dei ceti sociali più bassi accusati di corrompere, abusando di alcol, l'integrità fisica e morale degli americani. Tuttavia tali leggi causarono un aumento della delinquenza dovuta alla convenienza di commerciare clandestinamente alcolici.
Domande da interrogazione
- Quali furono i fattori principali che contribuirono allo sviluppo economico degli Stati Uniti negli anni Venti?
- Quali furono le conseguenze politiche del desiderio americano di disimpegno negli anni Venti?
- Quali furono gli effetti del proibizionismo negli Stati Uniti durante gli anni Venti?
Lo sviluppo economico degli Stati Uniti negli anni Venti fu dovuto a un potente apparato produttivo, al ruolo di creditori degli ex alleati europei, e alla possibilità di dominare il mercato a causa delle difficili condizioni dell'Europa postbellica. Altri fattori includevano la nascita di nuovi settori, l'applicazione dei sistemi fordisti e tayloristi, l'aumento del reddito nazionale e dei consumi, e un clima di prosperità.
Il desiderio americano di disimpegno portò alla vittoria dei repubblicani, che perseguirono una politica isolazionistica. Questo si concretizzò nel rifiuto del trattato di Versailles e in leggi restrittive sull'immigrazione, alimentate dalla paura del comunismo e da un clima di intolleranza verso le minoranze.
Il proibizionismo, nato dalla sfiducia verso i neri e i ceti sociali più bassi, portò a un aumento della delinquenza a causa del commercio clandestino di alcolici. Questo clima di sfiducia era legato alla paura che l'abuso di alcol corrompesse l'integrità fisica e morale degli americani.