Chiaracorsett-6
Ominide
7 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • L'accordo tra il regime fascista e la Chiesa cattolica culmina nei Patti Lateranensi del 1929, che riconoscono ufficialmente lo Stato italiano e stabiliscono la religione cattolica come religione di stato.
  • La riforma scolastica di Giovanni Gentile del 1923 reintroduce l'insegnamento obbligatorio della religione nelle scuole elementari e permette agli istituti privati di rilasciare diplomi equivalenti a quelli pubblici.
  • Il regime fascista crea simboli e rituali patriottici e istituzionalizza celebrazioni come la Festa della Vittoria e la ricorrenza della marcia su Roma per consolidare il suo potere e coinvolgere la popolazione.
  • Le elezioni plebiscitarie del 1929, tenute poco dopo i Patti Lateranensi, vedono una partecipazione del 90% e un consenso del 98% alla lista unica, sebbene in un contesto di regime dittatoriale.
  • Il culto della personalità di Mussolini è centrale per il regime fascista, presentandolo come l'uomo solo al comando con capacità quasi sovraumane, influenzando altri regimi politici negli anni Trenta.

Indice

  1. Accordo tra fascismo e Chiesa
  2. Patti Lateranensi e conseguenze
  3. Elezioni e consenso apparente
  4. Simboli e rituali fascisti
  5. Culto della personalità di Mussolini

Accordo tra fascismo e Chiesa

Il completamento del ciclo di costruzione di uno stabile regime monopartitico fascista passa comunque attraverso un accordo con la Chiesa cattolica. Già sin dal 1923 la riforma scolastica attuata dal ministro dell'istruzione, Giovanni Gentile, che ha riorganizzati i curricula fondandoli sulla preminenza delle materie umanistiche, ha previsto la reintroduzione dell'insegnamento obbligatorio della religione nelle scuole elementari, inoltre ha previsto l'introduzione dell'esame di stato al termine di ogni ciclo scolastico, un sistema che permette agli istituti scolastici privati (in larga misura gestiti da enti religiosi) di rilasciare diplomi che hanno lo stesso valore di quelli rilasciati dalle scuole pubbliche.

Quasi in forma di compensazione, il papa Pio XI (1922-1939), non è intervenuto per proteggere il Partito popolare, che ha subito la stessa sorte di tutti gli altri partiti non fascisti ovvero prima l'emarginazione e poi lo scioglimento.

Questa serie di passi consente un processo di riavvicinamento tra il regime fascista e la Chiesa cattolica, che diventa più intenso nel 1926 quando hanno inizio i colloqui per un nuovo accordo istituzionale tra la Chiesa e lo Stato italiano. Si tratta evidentemente di un punto delicato e importante infatti dopo il 1871 i rapporti tra chiesa è stato sono stati interrotti anche deforme di collaborazione politica tra cattolici e liberali prima abbiamo comunque avuto luogo. Adesso però l'ambizione di Mussolini è maggiore, infatti egli vuole riallacciare ufficialmente i rapporti con un'istituzione spirituale che continua ad avere una grande e capillare organizzazione e che è seguita in tutto il paese da molti milioni di persone.

Patti Lateranensi e conseguenze

L'accordo viene sottoscritto finalmente l'11 febbraio del 1929 con la stipula dei Patti Lateranensi che sono un trattato formale tra la Chiesa e lo Stato italiano. L'accordo prevede il pagamento dell'indennità come risarcimento per la perdita del potere temporale da parte dello Stato alla chiesa e in cambio il riconoscimento formale dello stato italiano da parte della chiesa. L'accordo prevede anche un concordato con il quale la religione cattolica è fatta religione di stato, si riconosce il valore civile del matrimonio religioso, l'insegnamento del cattolicesimo diventa materia ufficiale in tutte le scuole del Regno, l'azione cattolica viene vista come l'unica associazione non fascista che è tollerata dal regime fascista stesso.

Elezioni e consenso apparente

Le concessioni sono il prezzo che Mussolini paga nella sua consapevole ricerca della iena stabilità del suo sistema di potere. E questa strategia sembra dare i suoi frutti, infatti i risultati delle prime elezioni tenute con il metodo plebiscitario introdotto alla nuova legge elettorale del 1928 sembrano mostrare che il regime fascista incontra l'apparenza mento della popolazione italiana. Le elezioni si tengono nel marzo del 1929 a poche settimane di distanza dalla firma dei Patti Lateranensi, al voto ci va il 90% degli aventi diritto e i consensi alla lista unica sono del 98%. Il successo è evidente anche se non è da dimenticare che si tratta di elezioni tenute in un contesto di un regime dittatoriale e che molti elettori votano a favore della lista unica solo per non incorrere in persecuzioni o ritorsioni di alcun tipo. Ma la retorica del regime trascura ovviamente questi aspetti e celebra il trionfale successo elettorale.

Simboli e rituali fascisti

Sotto il governo di Mussolini, il regime fascismo tentò di coinvolgere il maggior numero di persone dentro il circuito comunicativo e simbolico che gli appartiene, inventa anche altri simboli e altri rituali meno esigenti ed esclusivi che possano indirizzarsi a tutti, non militanti, donne e bambini compresi.

In questo modo, dopo la marcia su Roma, così come si istituzionalizzano le strutture del partito, si istituzionalizzano anche simboli e rituali che si richiamano alla tradizione nazionale patriottica, in una prospettiva fascista. Il fascismo istituisce per primo un vero culto della bandiera tricolore: il 31 gennaio 1923 si stabilisce infatti l'obbligo del saluto al tricolore nelle scuole e un decreto del 24 settembre 1923 stabilisce che i tricolori sia obbligatoriamente esposto fuori degli uffici pubblici in occasioni di feste o di lutti nazionali. Vanno a sostituire la vecchia Festa dello Statuto. La Festa della Vittoria che è istituita il 23 ottobre 1922 e si celebra ogni 4 novembre diventa ben presto una celebrazione del rapporto tra il fascismo e la guerra nazionale. Altre feste più specificamente fasciste vengono istituite negli anni seguenti: e così ogni 24 maggio si celebra l'entrata in guerra dell'Italia, ogni 21 aprile si celebra la fondazione di Roma (o Natale di Roma) che diventa anche una sorta di festa fascista del lavoro in sostituzione dell'abolita festa del Primo maggio e soprattutto ogni 28 ottobre si festeggia la ricorrenza della marcia su Roma. La ritualità, l'architettura e la monumentalità fasciste si sviluppano pienamente nel corso degli anni Trenta. Un aspetto della ritualità del fascismo maturo è comunque già visibile anche nel periodo che riguarda gli anni 1922-29: il rituale dell'incontro dei capi del fascismo con le grandi masse osannanti. È uno dei rituali meglio documentati e più esibiti dal fascismo. E ciò perché il fascismo-regime vuole in tutti modi presentarsi come un sistema politico che è capace di coinvolgere e mobilitare le masse e che ha il sostegno, se non di tutta, almeno di grandissima parte della popolazione.

Culto della personalità di Mussolini

Il rituale alla sua vera apoteosi quando né è protagonista il capo principale del fascismo, Il duce, cioè Benito Mussolini: è intorno all'unione mistica tra le folle e il capo che si costruisce un culto della personalità del grande uomo, che non riguarderà solo il fascismo. Il fascismo inventa questa supremazia del capo, l'uomo solo al comando della nazione, a cui qualche volta si attribuiscono perfino capacità taumaturgiche o sovraumane: un'ideologia che è importante per il fascismo ma che influenzerà e condizionerà anche molti altri regimi politici, di destra o di sinistra, nell'Occidente degli anni Trenta.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il ruolo della Chiesa cattolica nel consolidamento del regime fascista?
  2. La Chiesa cattolica ha avuto un ruolo cruciale nel consolidamento del regime fascista attraverso un accordo con Mussolini, culminato nei Patti Lateranensi del 1929, che hanno formalizzato i rapporti tra la Chiesa e lo Stato italiano.

  3. Quali cambiamenti ha introdotto la riforma scolastica di Giovanni Gentile nel 1923?
  4. La riforma scolastica di Giovanni Gentile ha reintrodotto l'insegnamento obbligatorio della religione nelle scuole elementari e ha istituito l'esame di stato, permettendo agli istituti privati di rilasciare diplomi equivalenti a quelli delle scuole pubbliche.

  5. Come ha reagito la popolazione italiana alle elezioni del 1929?
  6. Le elezioni del 1929, tenute in un contesto dittatoriale, hanno visto un'alta partecipazione con il 90% degli aventi diritto al voto e un consenso del 98% alla lista unica, sebbene molti abbiano votato per evitare persecuzioni.

  7. Quali simboli e rituali ha istituzionalizzato il regime fascista?
  8. Il regime fascista ha istituzionalizzato simboli e rituali come il culto della bandiera tricolore, la Festa della Vittoria, e celebrazioni come la marcia su Roma, per coinvolgere la popolazione e promuovere l'ideologia fascista.

  9. In che modo il fascismo ha cercato di coinvolgere le masse?
  10. Il fascismo ha cercato di coinvolgere le masse attraverso rituali di incontro tra i capi del fascismo e le grandi folle, promuovendo un culto della personalità intorno a Mussolini e presentandosi come un sistema politico capace di mobilitare la popolazione.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Chiaracorsett-6 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Chiaracorsett-6 di Lud_

domandina

Chiaracorsett-6 di Samantha Petrosino