Concetti Chiave
- Nel 1932, il presidente Herbert Hoover, sempre meno popolare, decide di ricandidarsi nonostante la perdita di consensi del Partito repubblicano.
- Franklin Delano Roosevelt, governatore di New York e cugino di Theodore Roosevelt, si presenta come candidato democratico.
- Roosevelt promette un "new deal for the American people", un nuovo corso per affrontare la crisi economica della Grande Depressione.
- La sua campagna elettorale, centrata sulla difesa del popolo e lealtà costituzionale, si avvantaggia dell'impopolarità di Hoover.
- Roosevelt vince le elezioni del 1932 e, privo di un piano organico, adotta un approccio pragmatico per combattere la crisi economica.
La sfida elettorale del 1932
Nel 1932, man mano che ci si avvicina allo scadere del mandato, Hoover (presidente statunitense allora in carica) è sempre meno popolare. E con lui anche il Partito repubblicano perde consensi. Nondimeno il presidente uscente decide egualmente di ricandidarsi per le elezioni presidenziali del novembre del 1932. Di fronte ha un candidato democratico, Franklin Delano Roosevelt (1882-1945), che è stato governatore di New York. Roosevelt viene da una ricca famiglia dello Stato di New York; Theodore Roosevelt, presidente degli Stati Uniti dal 1901 al 1909, era suo cugino. Durante la campagna elettorale Franklin Delano Roosevelt promette agli elettori un "new deal for the American people" ovvero un nuovo patto o corso per il popolo americano. Presentandosi come il campione del people (il popolo o la gente), egli dichiara di volerlo difendere in un momento socialmente ed economicamente così drammatica come quello aperto dalla depressione economica. Ma facendo largo uso del termine people vuole anche evocare la sua assoluta lealtà costituzionale, presentandosi come colui il quale parla per "We the people of the United States" (ovvero Noi, il popolo degli Stati Uniti), la locuzione che apre la Costituzione statunitense.
La vittoria di Roosevelt
La sua strategia elettorale, favorisca anche dall'impopolarità di Hoover, si rivela vincente: infatti Roosevelt stravince le elezioni e nel marzo del 1933 entra in carica come trentaduesimo presidente degli Stati Uniti. Roosevelt non ha un piano organico per fronteggiare la crisi. Agisce in modo pragmatico, sperimentando varie soluzioni. Questo non significa che non abbia un'idea da attuare; ce l'ha ed è molto semplice ed efficace: lo Stato deve intervenire attivamente nell'orientare e indirizzare le attività economiche, una posizione che contrasta nettamente con l'ortodossia di cui si è fatto interprete, con risultati catastrofici, Herbert Hoover.
Domande da interrogazione
- Quali furono le circostanze che portarono alla candidatura di Franklin Delano Roosevelt nel 1932?
- Qual era la promessa principale di Roosevelt durante la sua campagna elettorale?
- Come si rivelò la strategia elettorale di Roosevelt e quale fu il suo approccio alla crisi economica?
Nel 1932, il presidente in carica Herbert Hoover era sempre meno popolare a causa della depressione economica, il che portò il Partito Repubblicano a perdere consensi. Franklin Delano Roosevelt, ex governatore di New York e membro di una famiglia influente, si candidò come democratico promettendo un "new deal" per il popolo americano.
Durante la campagna elettorale, Roosevelt promise un "new deal for the American people", un nuovo patto per affrontare la crisi economica e sociale, presentandosi come il difensore del popolo e sottolineando la sua lealtà costituzionale.
La strategia elettorale di Roosevelt si rivelò vincente grazie anche all'impopolarità di Hoover, portandolo a vincere le elezioni del 1932. Una volta in carica, Roosevelt adottò un approccio pragmatico, sperimentando varie soluzioni e sostenendo l'intervento attivo dello Stato nell'economia, in contrasto con l'ortodossia di Hoover.