Concetti Chiave
- All'inizio del XX secolo, il Giappone ha sostenuto la sua crescita economica e territoriale con un forte intervento statale nel finanziamento delle attività economiche.
- Le spese militari giapponesi, che assorbivano il 30-40% del bilancio statale, hanno stimolato la crescita dell'industria siderurgica e meccanica, aumentando l'influenza politica dei militari.
- Il settore tessile, in particolare la produzione di tessuti di cotone e seta, è stato uno dei più dinamici e rappresentava il 70% delle esportazioni giapponesi nel 1929.
- La crescita economica giapponese dipendeva fortemente dal commercio estero a causa della necessità di importare materie prime e l'insufficienza di un mercato interno solido.
- L'acquisizione di territori come Taiwan, Corea e parte della Manciuria è stata motivata dalla necessità di garantire sbocchi commerciali e importazione di materie prime.
Indice
Crescita economica e espansione territoriale
All'inizio del Novecento, mentre la Cina cerca di uscire dalla lunga crisi successiva alla proclamazione della Repubblica, il Giappone prosegue nella strada della crescita economica e dell'espansione territoriale, già avvenute tra fine Ottocento e inizio Novecento.
Ruolo dello Stato e spese militari
Un aspetto essenziale di questo processo è il sistematico intervento dello Stato nel finanziamento delle attività economiche. Una forte pressione fiscale, soprattutto sui redditi agricoli, serve a finanziare il sistema educativo, la costruzione o l'ammodernamento delle infrastrutture (strade, ferrovie, porti) e soprattutto il costante potenziamento dell'esercito, infatti nel periodo che va dal 1914 alla fine degli anni Trenta le spese militari coprono tra il 30 e il 40% dell'intero bilancio dello Stato giapponese. L'importanza attribuita all'esercito ha rilevanti implicazioni economiche e politiche. Dal punto di vista economico le spese per l'esercito incoraggiano potentemente la crescita dell'industria siderurgica e meccanica, dal punto di vista politico significano una crescente influenza dei quadri dell'esercito (generali e ufficiali) sugli orientamenti politici dei governi giapponesi.
Settore tessile e squilibri economici
La crescita economica comunque non riguarda soltanto gli ambiti produttivi direttamente collegati all'esercito. Anzi, almeno fino agli anni Trenta, uno dei settori più dinamici e forse quello complessivamente più importante è il tessile. La produzione di tesiti di cotone e di seta è in crescita costante e nel 1929 rappresenta il 70% del totale delle esportazioni del paese. Anche se così dinamica, la crescita economica giapponese soffre anche di forti squilibri, il principale due quali è l'assoluta necessità di contare sul commercio estero per garantire la conservazione di ritmi di sviluppo così sostenuti.
Dipendenza dal commercio estero
Intanto le principali imprese industriali, tessili, siderurgiche, meccaniche devono importare dall'estero le materie prime necessarie alle loro lavorazioni (cotone grezzo, ferro, carbone). Poi la crescita economa non basta a creare un vasto mercato interno in grado di garantire un livello elevato della domanda, perché le retribuzioni contadine e operaie sono mantenute a livelli particolarmente bassi. Quindi anche dal punto di vista della vendita dei prodotti finiti il sistema economico giapponese ha bisogno di garantirsi sbocchi commerciali esterni.
Espansione territoriale e sottomissione
Un legame così forte con i mercati esteri incoraggia la classe dirigente giapponese a coltivare e sottomettere militarmente nuovi territori, da utilizzare come aree economiche subalterne all'economia giapponese (aree, cioè da cui importare materie prime e verso cui esportare prodotti finiti a condizioni particolarmente favorevoli). Si tratta di una linea che vorrebbe sviluppare le iniziative che già tra fine Ottocento e inizio Novecento hanno portato all'annessione di Taiwan e Corea e della dominazione economica e militare su una parte della Manciuria.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo dello Stato giapponese nella crescita economica e nell'espansione territoriale all'inizio del Novecento?
- Quali settori economici hanno beneficiato maggiormente delle spese militari in Giappone durante questo periodo?
- Quali squilibri ha affrontato l'economia giapponese nonostante la sua crescita?
- Come ha influenzato la politica estera giapponese la necessità di mercati esteri?
Lo Stato giapponese ha avuto un ruolo cruciale, intervenendo sistematicamente nel finanziamento delle attività economiche attraverso una forte pressione fiscale, soprattutto sui redditi agricoli, per finanziare l'educazione, le infrastrutture e il potenziamento dell'esercito.
Le spese militari hanno fortemente incoraggiato la crescita dell'industria siderurgica e meccanica, mentre il settore tessile, in particolare la produzione di tessuti di cotone e seta, è stato uno dei più dinamici e importanti.
L'economia giapponese ha sofferto di squilibri come la dipendenza dal commercio estero per materie prime e mercati di sbocco, e la mancanza di un vasto mercato interno a causa delle basse retribuzioni contadine e operaie.
La necessità di mercati esteri ha spinto la classe dirigente giapponese a sottomettere militarmente nuovi territori per utilizzarli come aree economiche subalterne, continuando la linea di espansione iniziata con l'annessione di Taiwan, Corea e parte della Manciuria.