Concetti Chiave
- Il concetto di "bello ideale" è centrale nel Neoclassicismo, influenzato dalla riscoperta delle opere antiche.
- Johann Joachim Winckelmann ha identificato il "bello ideale" nelle opere greche, esprimendo serenità, armonia ed equilibrio.
- Winckelmann ha influenzato notevolmente il Neoclassicismo con le sue teorie estetiche basate sull'arte classica.
- Il "bello ideale" è reso visibile attraverso la materia e l'abilità dell'artista nel sublimare le passioni.
- Winckelmann ha riaffermato il principio dell'imitazione dell'antichità classica, sottolineando la bellezza ideale.
Il concetto di bello ideale
Il concetto di "bello ideale" si è affermato con il Neoclassicismo, tra la metà del Settecento e i primi decenni dell'Ottocento.
Questo concetto si deve al maggiore esponente di questo periodo, Johann Joachim Winckelmann da lui identificato nelle opere artistiche realizzate dagli antichi, soprattutto quelle greche (infatti il Neoclassicismo in Italia fu legato alla passione e all'interesse verso l'antichità e le passioni suscitate dal ritrovamento delle opere d'arte durante gli scavi archeologici di Pompei e di Ercolano).
Lui sosteneva che l'arte greca suscitasse serenità, armonia ed equilibrio derivati dal totale dominio delle passioni.
Influenza di Winckelmann
Le teorie estetiche di Winckelmann ebbero una forte influenza per quanto riguarda il Neoclassicismo.
Questi i punti fondamentali del pensiero dello studioso tedesco:
-Il mezzo che rende visibile e sensibile il "bello ideale" è la materia per l'artista.
-L'arte classica è ciò che esprime veramente e in tutte le sue forme il "bello ideale" derivato dalla sensibilità e dalle capacità dell'artista.
-La bellezza ideale non esclude la rappresentazione delle passioni, purchè esse siano sublimate in una compostezza superiore.
Grazie a Winckelmann si riaffermò il principio di imitazione dell'antichità classica, secondo lui >.