simone.scacchetti
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Concetti Chiave

  • La Venere di Urbino è un capolavoro di Tiziano, commissionato da Guidobaldo II della Rovere, conservato agli Uffizi di Firenze.
  • Il dipinto rappresenta una giovane donna nuda, semidistesa su un letto in un ambiente domestico ricco, anziché all'aperto come in altre rappresentazioni.
  • Altri elementi della scena includono due domestiche sullo sfondo e un cagnolino ai piedi del letto, simbolo di fedeltà coniugale.
  • La Venere di Tiziano è consapevole e orgogliosa della sua nudità, a differenza della Venere di Giorgione, e mostra un sguardo deciso e penetrante.
  • Il tonalismo di Tiziano crea un contrasto tra i colori caldi del primo piano e quelli più freddi dello sfondo, esaltando la figura della Venere.

Indice

  1. La commissione e l'ambientazione
  2. Differenze tra le Veneri
  3. Tonalismo e contrasti cromatici

La commissione e l'ambientazione

La Venere di Urbino è commissionata da Guidobaldo II della Rovere ed è un olio su tela conservato alla Galleria fiorentina degli Uffizi. Vi è una giovane donna nuda semidistesa su un letto in primo piano. A differenza della Venere di Giorgione, l’ambiente non è aperto, ma è all’interno di una ricca casa patrizia. E gli accenni naturali sono le fronde di un albero che s’intravedono dall’apertura sullo sfondo e da una pianta ornamentale in un vaso sul davanzale.

Differenze tra le Veneri

Ma la Venere non è sola. Sullo sfondo abbiamo due domestiche, una in piedi e una inginocchiata di spalle, intenta a cercare nel cassone di legno gli abiti da portare alla padrona. Ai piedi del letto dorme un cagnolino, che simboleggia la fedeltà coniugale. Trovandosi all’interno di una casa, la Venere non è una dea, ma una donna. Ma le differenze tra le due Veneri si individuano proprio nelle protagoniste che rispecchiano gli autori.

Quella di Giorgione è inconsapevole della propria nudità, mentre quella di Tiziano è perfettamente cosciente e anche orgogliosa. Si mostra con uno sguardo deciso e penetrante e non prova alcun disagio a mostrarsi adagiata su un letto disfatto.

Tonalismo e contrasti cromatici

È grazie al tonalismo che abbiamo una concezione dello spazio e dei volumi e anche qui il corpo è parallelo alla diagonale dell’opera. Il colore ambrato delle membra e il dorato dei capelli contrastano con i cuscini rossi sotto le bianche lenzuola. E da questi forti contrasti si costruisce la forma del corpo, dolce e decisa, resa più serena e intima dal cane che dorme. La scena si apre verso destra, l’interno della casa e i colori illuminano di dorato il primo piano dando più risalto alla Venere e diventano più freddi a mano a mano che ci avviciniamo allo sfondo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'ambientazione della "Venere di Urbino" e come si differenzia da quella di Giorgione?
  2. La "Venere di Urbino" è ambientata all'interno di una ricca casa patrizia, a differenza della Venere di Giorgione che si trova in un ambiente aperto. La scena include elementi naturali come fronde di un albero e una pianta ornamentale visibili sullo sfondo.

  3. Quali sono le differenze principali tra le due Veneri, quella di Giorgione e quella di Tiziano?
  4. La Venere di Giorgione è inconsapevole della propria nudità, mentre quella di Tiziano è cosciente e orgogliosa, con uno sguardo deciso e penetrante. Inoltre, la Venere di Tiziano è rappresentata come una donna all'interno di una casa, non come una dea.

  5. Come viene utilizzato il tonalismo nella "Venere di Urbino"?
  6. Il tonalismo nella "Venere di Urbino" contribuisce a definire lo spazio e i volumi, con il corpo parallelo alla diagonale dell'opera. I contrasti cromatici tra il colore ambrato delle membra, il dorato dei capelli e i cuscini rossi sotto le lenzuola bianche costruiscono la forma del corpo, rendendo la scena più serena e intima.

Domande e risposte