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Concetti Chiave

  • Palazzo Schifanoia, situato fuori dalle mura di Ferrara, fu costruito da Borso come luogo di relax e ospita un importante ciclo astrologico rinascimentale.
  • Pellegrino Prisciani, bibliotecario e astrologo, programmò il complesso ciclo pittorico realizzato dall'officina ferrarese, con gli artisti come semplici esecutori.
  • L'astrologia nel Quattrocento era vista come strumento di conoscenza razionale, capace di esaltare al massimo le capacità umane e non come superstizione.
  • Il ciclo pittorico del palazzo è organizzato in fasce verticali: divinità, segno zodiacale con decani e scene della vita di Borso in relazione ai segni.
  • Il microcosmo e il macrocosmo sono interconnessi, permettendo all'astrologia di stabilire relazioni esistenziali tra uomo e universo.

Indice

  1. Il palazzo di Borso
  2. Interpretazione iconografica
  3. Organizzazione del ciclo pittorico

Il palazzo di Borso

È un palazzo costituito da Borso per l’otium: costruito fuori dalle mura della città per intrattenersi nei momenti di relax.
Al primo piano vi è probabilmente il più importante ciclo astrologico del rinascimento europeo. Tutta l’officina ferrarese viene impiegata a realizzare questo ciclo: il committente è Borso, mentre il programmatore è Pellegrino Prisciani (bibliotecario, storiografo, astrologo e insegnante), che elabora un programma molto complesso che viene affidato agli artisti. Gli artisti sono semplicemente esecutori e non hanno avuto nessuna responsabilità nella realizzazione del ciclo. Nella corte rinascimentale esiste una specializzazione dei compiti e ognuno deve fare la propria parte.

Interpretazione iconografica

Saggio dedicato al ciclo pittorico, che trova la chiave sull’interpretazione iconografica del ciclo: nel 1400 l’astrologia era considerata una strumento di conoscenza razionale che non solo consentiva di prevedere il destino dei singoli uomini, ma poteva anche esaltare al massimo le loro capacità. L’astrologia non era uno strumento di superstizione, ma è uno strumento volto a migliorare le capacità che la natura aveva dato all’uomo. Appartenere ad un segno zodiacale voleva dire potenziare le capacità del singolo e di tradurle in azione. Microcosmo (uomo) e macrocosmo (universo) sono perfettamente identificate, per cui l’astrologia ha senso e permette di stabilire la relazione di esistenza fra le due.

Organizzazione del ciclo pittorico

Il ciclo pittorico è organizzato per fasce verticali e tre sezioni: in alto c’è la divinità che rappresenta il segno zodiacale, al centro c’è un’altra fascia che raffigura il segno zodiacale, accompagnata dai decani (personificazioni di ogni dieci giorni, figura derivante dall’astrologia indiana), in basso vi è la rappresentazione di un episodio di Borso messo in relazione con il segno zodiacale. Pellegrino usa determinati testi per concepire questo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza del ciclo astrologico nel palazzo di Borso?
  2. Il ciclo astrologico nel palazzo di Borso è considerato il più importante del rinascimento europeo, realizzato dall'officina ferrarese sotto la programmazione di Pellegrino Prisciani, e rappresenta un esempio di specializzazione dei compiti nella corte rinascimentale.

  3. Come veniva percepita l'astrologia nel Rinascimento?
  4. Nel Rinascimento, l'astrologia era vista come uno strumento di conoscenza razionale che permetteva di prevedere il destino e potenziare le capacità umane, non come una superstizione, ma come un mezzo per migliorare le capacità naturali dell'uomo.

  5. Come è strutturato il ciclo pittorico nel palazzo di Borso?
  6. Il ciclo pittorico è organizzato in fasce verticali con tre sezioni: in alto la divinità del segno zodiacale, al centro il segno zodiacale con i decani, e in basso un episodio di Borso correlato al segno zodiacale, concepito da Pellegrino Prisciani usando testi specifici.

Domande e risposte

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