melchia82
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Concetti Chiave

  • L'opera ritrae Jacopo da Strada, un noto antiquario e amico di Tiziano, nel suo studio a Venezia.
  • Jacopo era un mercante d'arte e numismatico, lavorando per personalità come Massimiliano III e Rodolfo II.
  • Gli oggetti nel ritratto, come busti, monete e libri, simboleggiano gli interessi culturali di Jacopo.
  • L'abbigliamento di Jacopo, con pelliccia e catena d'oro, evidenzia la sua personalità altezzosa e status sociale.
  • Il tema della Vanitas è presente nel ritratto, rappresentato dalla clessidra che indica il passare del tempo.
Ritratto dell'antiquario Jacopo da Strada

L'opera è datata 1566-1567 e si trova a Vienna al Kunstinstoriches Museum.

Si ritrae un amico di Tiziano e socio di affari, nato a Mantova, disegnatore, pittore mercante d'arte ed espertissimo numismatico impiegato a Vienna presso Massimiliano III come antiquario imperiale e così anche Ferdinando I e Rodolfo II per il quale acquisto numerosi quadri, dipinti, oggetti e libri.
Il ritratto fu realizzato probabilmente quando l'antiquario era a Venezia per affari.

Tiziano ritrae Jacopo nello studio dove si coglie un frammento di busto, una statuetta di Venere, delle monete e dei libri, in alto alle spalle dell'uomo. Tali oggetti simboleggiano i suoi interessi culturali: la statuetta che tiene in mano illustra la sua attività di commerciante, le monete quella di numismatico e i libri quello di trattatista. La veste sottolinea una personalità altezzosa, denotata dalla pelliccia sulle spalle, dalla catena d'oro a più giri con il medaglione.
Anche qui emerge il motivo della Vanitas come altre opere del Tiziano, poiché vicino ai libri c'è una clessidra che segnala lo scorrere del tempo, la frenetica attività del mercante e le sue preoccupazioni, la superficialità del vantarsi e nello sfoggiare cose materiali e le sue abilità, basti osservare come Jacopo impugni la statua messa in evidenza dall'artista nei minimi dettagli.

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