Concetti Chiave
- Tintoretto dipinge "La liberazione di uno schiavo" nel 1548 per la Scuola Grande di San Marco, rappresentando un miracolo di San Marco.
- La composizione segue un arco con lo schiavo nudo, il carnefice e San Marco, situata in uno spazio ristretto tra edifici.
- La scena ricorda un palcoscenico teatrale con una folla variegata, comprendente turchi e persone di diverse classi sociali.
- I colori caldi simili a quelli di Tiziano e le fonti luminose multiple creano un contrasto che accentua il dramma.
- Le diagonali della tela si concentrano sulla mano di San Marco, il punto focale che simboleggia la liberazione miracolosa.
Indice
Il capolavoro di Tintoretto
Nel 1548, Tintoretto realizza il suo primo capolavoro, La liberazione di uno schiavo, una tela di m 4,15 x 5,41 destinata ad arredare la Scuola Grande di San Marco. Vi viene narrato l’episodio di un servo che, recatosi a venerare le reliquie di San Marco, venne condannato dal padrone ad essere accecato e a subire la frattura delle gambe.
Tuttavia, grazie all’intervento miracoloso del Santo, egli rimase illeso.La scena e i protagonisti
La scena è rappresentata in uno spazio piuttosto ristretto fra due edifici, collegati da un alto pergolato. I protagonisti sono posti al centro: o schiavo nudo a terra, il carnefice in piedi, rivolto verso il giudice, seduto su di un trono a destra, per mostrargli gli strumenti della tortura che per miracolo si sono spezzati, in alto S. Marco, raffigurato con uno scorcio opposto rispetto a quello dello schiavo, che arriva per portare la liberazione. Le tre figure sono collocate seguendo un arco (schiavo – carnefice – S. Marco). Diversi personaggi portano il turbanti: sono degli orientali che rappresentano i Turchi, nemici da sempre della Repubblica di Venezia. La folla dei protagonisti segue un andamento ondeggiante e a volte speculare ed ognuno è raffigurato in una postura ondulata e mai statica: all’uomo a sinistra sopra il basamento di pietra corrisponde dalla parte opposta il giudice seduto sul suoi trono e proteso in avanti; alla donna, a sinistra, raffigurata di spalle, corrisponde il gruppo di uomini accalcati alla base del trono del giudice. La folla è composta da persone appartenenti a diverse classi sociali: uomini, soldati, donne, neri, orientali con turbante, tradizionalmente nemici dei Veneziani e simbolo dei barbari infedeli. La scena sembra tenersi sul palcoscenico di un teatro e lo sfondo, molto piatto ricorda una quinta teatrale.
Luce e colori
I colori sono caldi e ricordano quelli di Tiziano; la luce ha due origini: quella ideale proviene dall’aureola del santo di un chiarore accecante e quella artificiale dalla zona destra anteriore poiché non può provenire dall’alto in quanto impedita dal pergolato. Lo sfondo è costituito da un luminoso spazio vuoto delimitato da un edificio di ispirazione classicheggiante, al di là del quale si intravede un cielo sereno, appena segnato da lievi strati bianchi di nubi e il verde di un giardino interno. Le due diagonali della tela si incontrano nella mano del Santo, protesa verso lo schiavo: un particolare che costituisce la parte più importante della raffigurazione.
È possibile individuare due fonti luminose, oltre a quella ideale che proviene il santo: una, calda e naturale, che rischiara in maniera uniforme lo sfondo e l’altra in primo piano, più decisa, costituita da un fascio diagonale di raggi che vanno dall’alto a destra a sinistra in basso.
L’artista ha anche inserito un richiamo cromatico del rosso presente nella rappresentazione di San Marco, del padrone e dello lo spettatore in primo piano, a destra.
Contrasti di luce e significato
I contrasti di luce che caratterizzano il manierismo veneto, esprimono il rumore della folla di fronte al miracolo, la perentorietà della volontà di Dio e l’abbandonarsi sfiniti del corpo inerte dello schiavo ormai non più in preda agli spasmi del dolore.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del dipinto "La liberazione di uno schiavo" di Tintoretto?
- Come sono disposti i personaggi principali nella composizione del dipinto?
- Quali elementi culturali e storici sono rappresentati nel dipinto?
- Quali sono le caratteristiche principali dell'illuminazione nel dipinto?
- Qual è il ruolo del colore rosso nella composizione del dipinto?
Il tema principale è il miracolo di San Marco che salva uno schiavo dalla tortura, rappresentando la liberazione e l'intervento divino.
I personaggi principali sono disposti seguendo un arco: lo schiavo a terra, il carnefice in piedi e San Marco in alto, creando una dinamica visiva centrale.
Il dipinto include figure con turbanti che rappresentano i Turchi, storici nemici della Repubblica di Venezia, simbolizzando i barbari infedeli.
L'illuminazione proviene dall'aureola di San Marco e da una fonte artificiale a destra, creando contrasti di luce tipici del manierismo veneto.
Il colore rosso è usato come richiamo cromatico, presente nella figura di San Marco, nel padrone e nello spettatore in primo piano, a destra.