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Concetti Chiave

  • San Fedele a Milano è un esempio chiaro dell'architettura controriformata di Carlo Borromeo, progettata da Pellegrino Tibaldi.
  • La facciata della chiesa, ispirata al Gesù di Roma, è caratterizzata da un aspetto compatto e riccamente decorato con statue e rilievi.
  • La pianta longitudinale ad aula unica è progettata per concentrare l'attenzione sul presbiterio, evitando distrazioni durante le funzioni.
  • Le cappelle rientranti consentono la devozione privata senza interferire con le funzioni principali all'altare maggiore.
  • Il tiburio con cupola sopra il presbiterio, completato dopo il 1587, garantisce una maggiore illuminazione della zona dei celebranti.

Indice

  1. La chiesa di San Fedele
  2. Struttura interna e funzione

La chiesa di San Fedele

La chiesa milanese che forse meglio esprime l'applicazione del pensiero controriformato di Carlo Borromeo è San Fedele, realizzata a partire dal 1569 per i gesuiti da Tibaldi. La chiesa ha una facciata a due ordini che rievoca i canoni michelangioleschi e risente di quella del Gesù a Roma, rispetto alla quale appare tuttavia più compatta, sebbene maggiormente decorata nel frontone, nelle nicchie con statue, nei rilievi, nelle epigrafi incorniciate e nel portale a timpano arcuato.

Struttura interna e funzione

La pianta è longitudinale e ad aula unica a due campate quadrate senza navate laterali, per evitare distrazioni, convogliare gli sguardi verso la zona più sacra, il presbiterio, e permettere un'omogenea diffusione della luce e del suono durante la predicazione. Appena rientranti sono le cappelle, che permettono atti di devozione privata senza che sia ostacolato lo svolgimento delle funzioni principale all'altare maggiore. Sopra il presbiterio si alza il tiburio con cupola, realizzata dopo la partenza nel 1587 di Tibaldi per la Spagna, che illuminano in modo maggiore rispetto al resto della chiesa la zona occupata dai celebranti.

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