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Concetti Chiave

  • Il Tempio Malatestiano è la prima opera dell'Alberti, che si ispira all'antico con una facciata che riprende l'arco trionfale.
  • La chiesa preesistente è stata rivestita in marmo, con archi murati destinati ai sarcofagi di Isotta e Sigismondo.
  • Il progetto originale della facciata del Tempio Malatestiano differiva, come evidenziato nella medaglia dei de' Pasti.
  • Il Palazzo Rucellai, commissionato a Giovanni Rucellai, presenta una facciata su basamento che imita l'opus reticulatum romano.
  • Il Palazzo Rucellai divenne un modello per le dimore signorili rinascimentali grazie alla sua struttura classica con ordini sovrapposti.

Indice

  1. Tempio Malatestiano e l'ideologia di Alberti
  2. Palazzo Rucellai e l'architettura rinascimentale

Tempio Malatestiano e l'ideologia di Alberti

Tempio Malatestiano: E' la sua prima opera e troviamo vari parametri della sua ideologia. Si ispira all'antico e la facciata riprende l'arco trionfale ed è circondata da vari archi. La chiesa esisteva già e l'Alberti l'ha solo rivestita in marmo. Gli archi murati dovevano contenere i sarcofagi di Isotta e Sigismondo. La chiesa poggia su un basamento (nel suo trattato afferma che il tempio deve essere rialzato). Ai lati riprende l'acquedotto. Il progetto iniziale della facciata era diverso come si vede nella medaglia dei de' Pasti. L'ordine superiore delle colonne è medievale e quello inferiore è classico con un portale ispirato al Pantheon.

Palazzo Rucellai e l'architettura rinascimentale

Palazzo Rucellai: gli venne commissionata la costruzione del palazzo della famiglia Rucellai, da ricavarsi da una serie di case-torri acquistate da Giovanni Rucellai in via della Vigna Nuova. Il suo intervento si concentrò sulla facciata, posta su un basamento che imita l'opus reticulatum romano. È formata da tre piani sovrapposti, separati orizzontalmente da cornici marcapiano e ritmati da lesene doriche al piano terreno, ioniche al piano nobile e corinzie al secondo (la sovrapposizione degli ordini è di origine classica come nel Colosseo o nel Teatro di Marcello). Il muro è in bugnato a conci levigati con bifore nel piano nobile e nel secondo piano. Le lesene decrescono progressivamente verso i piani superiori, in modo da creare nell'osservatore l'illusione che il palazzo sia più alto di quanto non sia in realtà. Al di sopra del cornicione aggettante si trova un attico arretrato rispetto al piano della facciata. Il palazzo divenne un modello per tutte le successive dimore signorili del Rinascimento.

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