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Concetti Chiave

  • Leon Battista Alberti fu contattato dai Rucellai per progettare due architetture, una pubblica e una privata, dopo non essere stato assunto dai Medici.
  • La facciata di Palazzo Rucellai riprende elementi classici romani e greci, con archi di diversi ordini architettonici e decorazioni in bugnato liscio.
  • Alberti utilizza il modulo della forma quadrata per la composizione della facciata di Santa Maria Novella, inscrivendo la struttura in un quadrato.
  • L'intervento di Alberti su Santa Maria Novella include un grande marcapiano che divide la facciata a metà, enfatizzando l'equilibrio strutturale.
  • La bicromia del marmo bianco e verde sulla facciata di Santa Maria Novella crea un effetto di armonia ed equilibrio visivo.

Indice

  1. Alberti a Firenze
  2. Stile architettonico di Alberti

Alberti a Firenze

Negli anni ’50, Alberti giunse a Firenze con la speranza di essere assunto dai Medici ma ciò non accadde, venne invece contattato dai Rucellai, famiglia quasi rivale dei Medici e anche loro compresero l’importanza dell’arte per la propaganda personale. Gli commissionarono due architetture, una privata e una pubblica.

Stile architettonico di Alberti

Realizzò la facciata esterna riprendendo i gusti romani e greci con una sequenza di livelli con archi di ordine architettonico differente in ogni livello, il tutto venne decorato con la tecnica del bugnato liscio, ovvero pietre utilizzate per riempire lo spazio e sotto simile all’opus reticolatum dell’epoca romana.

La chiesa, e anche un pezzo di facciata esistevano già, Alberti decide di utilizzare il modulo della forma quadrata per la composizione. La facciata in sé è infatti inscrivibile in un quadrato, il suo primo grande intervento fu l’enorme marcapiano che dive la struttura perfettamente a metà. Alberti decise anche di riprendere la bicromia del marmo bianco e del marmo verde creando un effetto ottico di armonia e di equilibrio.

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