Concetti Chiave
- La tempera ad olio è una tecnica pittorica di origine fiamminga, sviluppata nell'attuale Belgio.
- Consiste nel mescolare pigmenti in polvere con olio naturale, come l'olio di lino, anziché con il rosso d'uovo.
- L'olio conferisce al colore proprietà come trasparenza e fluidità e richiede tempi di asciugatura più lunghi.
- Permette la creazione di velature sovrapposte, creando trasparenze e sfumature per un effetto volumetrico.
- Il passaggio dai supporti in legno alla tela ha migliorato la gestione della pittura a olio, nonostante la delicatezza del materiale.
Origine della tempera ad olio
La tempera ad olio può essere considerata una tecnica prettamente di origine fiamminga, ovvero nell'attuale Belgio.
Questo metodo è riconosciuto per il fatto di mischiare il pigmento colorato in polvere con l’olio di derivazione naturale [solitamente si prendeva l'olio di lino oppure l'essenza di trementina] invece che con il rosso dell’uovo, le differenze principali tra i due sono che l’olio:
- È più liquido;
- È incolore;
- È trasparente;
- Impiega più tempo ad asciugare, addirittura anche giorni o settimane, così gli artisti fiamminghi potevano dipingere più precisamente anche se la gestione del lavoro era più lenta;
- Si lavora per velature con la sovrapposizione di colori che non si cancellano a vicenda ma creano diverse trasparenze e sfumature, utili per dare volume alle cose;
Evoluzione dei supporti pittorici
Questa tecnica implica anche un cambiamento di supporti, che prima erano le tavole di legno di Jan Van Eyck, ma che poi vennero sostituite dalla tela, più delicata e sensibile alla gestione dell’olio.