dino1998
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Concetti Chiave

  • La collaborazione artistica tra Masaccio e Masolino inizia con la pala di altare per la chiesa di Sant'Ambrogio, commissionata dalla famiglia Bonamici.
  • Il dipinto funge da "messaggio pubblicitario", con un drappo che riproduce un tessuto prodotto dai Bonamici, noti tessitori.
  • La composizione include la Madonna in trono con il bambino e Sant'Anna, circondati da cinque angeli, con una chiara divisione dei ruoli artistici tra Masaccio e Masolino.
  • Masolino è responsabile di Sant'Anna e di alcuni angeli, mentre Masaccio si concentra sulla Vergine, mostrando una padronanza del volume e dello spazio.
  • Masolino tenta di emulare lo stile di Masaccio, ma si nota la sua limitata padronanza della prospettiva, con panneggi che nascondono incertezze tecniche.

Indice

  1. Collaborazione artistica tra Masaccio e Masolino
  2. Dettagli del dipinto e attribuzioni
  3. Stile e tecnica di Masaccio e Masolino

Collaborazione artistica tra Masaccio e Masolino

Con Sant'Anna inizia la collaborazione artistica tra Masaccio e Masolino.

Si tratta di una pala di altare commissionata per la chiesa fiorentina di Sant'Ambrogio da Bonamici, una ricca famiglia di tessitori.

Il prezioso drappo che orna il trono è difatti la riproduzione di un particolare tipo di strofa prodotta dai Bonamici.

Al giorno d'oggi potremmo quasi definirlo un "messaggio pubblicitario".

Dettagli del dipinto e attribuzioni

Il dipinto rappresenta la Madonna in trono con il bambino e Sant'Anna, la madre di Maria, messa come terzo personaggio, circondati da cinque angeli.

A Masolino si attribuiscono Sant'Anna, i due angeli turiferari (che spargono l'incenso) e quelli raggi cortina del centro e di sinistra.

Sono invece stati realizzati da Masaccio la Vergine con il bambino e l'angelo raggicortina di destra.

Stile e tecnica di Masaccio e Masolino

Il corpo di Maria è infatti tratteggiato con grande sicurezza e assume una massiccia compattezza piramidale, percepibile anche attraverso il panneggio della veste.

Essa sembra avere un volume proprio e di conseguenza occupare uno spazio reale, caratteristica tipica dei personaggi masacceschi.

Masolino verosimilmente ha cercato di imitare la pitture del collega con la sua Sant'Anna; in questa però il senso del volume è totalmente assente dei panneggi, ovvero la riproduzione degli schemi precedenti, nasconde le incertezze di un prospettiva ancora troppo rudimentale.

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