Concetti Chiave
- Il dipinto "Sant'Anna Metterza" di Masaccio è stato completato nel 1424 per la chiesa di Sant'Ambrogio a Firenze.
- Il nome "Metterza" deriva dalla posizione di Sant'Anna, situata dopo il bambino Gesù e la Vergine Maria.
- Masaccio ha collaborato con il suo maestro Masolino, creando un'armonia artistica nonostante le loro differenze stilistiche.
- Masolino ha dipinto Sant'Anna, mentre Masaccio ha realizzato il bambino Gesù, la Vergine Maria e l'angelo reggicortina.
- Le tecniche di Masaccio includono il plasticismo delle masse corporee, evidente nel fisico atletico del bambino Gesù e nel volto della Vergine Maria.
Sant'Anna Metterza di Masaccio
Questo dipinto di Masaccio venne completato nel 1424 e fu per un altare per la chiesa di Sant'Ambrogio a Firenze.
Il dipinto è stato denominato Sant'Anna Metterza poiché Sant'Anna occupa la terza posizione: infatti, è collocata dopo il bambino Gesù e la Vergine Maria.
Il dipinto venne realizzato da Masaccio con la collaborazione del suo maestro Masolino; la collaborazione fra quesiti due artisti così diversi tra loro (artisticamente parlando) ha prodotto dei risultati, nella produzione della rappresentazione delle figure, compatibili e dunque non eccessivamente dissonanti sul piano artistico.
Ricordiamo che Masolino fu l'insegnante di Masaccio, dunque era il più anziano e sicuramente a lui venne commissionata la realizzazione dell'opera.
Dagli stili diversi di questi artisti possiamo facilmente constatare che Masolino riprodusse la figura centrale di Sant'Anna; mentre Masaccio realizzò le figure del bambino Gesù e della Vergine Maria, ed infine, l'angelo reggicortina a destra.
Possiamo riconoscere come tecniche di Masaccio quelle del plasticismo delle masse corporee: lo possiamo vedere nel fisico del Bambino Gesù che sembra quello di un uomo atletico (inadatto e poco realistico in un bambino), ed infine nel volto della Vergine Maria.