Concetti Chiave
- Lo stile romanico si sviluppa dal bisogno di costruire edifici, influenzato dalla cultura romana e diffuso in tutta Europa tra l'anno mille e due secoli successivi.
- Caratterizzato da forme architettoniche comuni, come la pianta a croce latina, archi a tutto sesto, e il protiro che sostituisce il quadriportico.
- L'interno delle chiese romaniche presenta navate multiple, un abside rialzato, una cripta per le reliquie e un matroneo per le donne che rafforza la struttura.
- Innovazioni del periodo includono soffitti con volte a crociera in pietra, riduzione delle finestre, e pareti più spesse per una maggiore durabilità.
- Contrafforti esterni e chiavi di volta sono elementi strutturali cruciali, con quest'ultima vista come una metafora dell'onnipotenza divina.
Il Romanico
Nell'anno mille la popolazione aumentò grazie alla miglioria dello stile di vita dato dalle condizioni climatiche, alla fine delle invasioni e al consolidamento del sistema feudale. Nasce quindi il bisogno di costruire più edifici tra cui le chiese; nella piazza antistante alla chiesa si svolgevano i mercati, infatti la piazza era ancora il fulcro della società. Lo stile romanico si crede che derivi dalla cultura romana, ma si pensa che il nome possa aver avuto origine dalle lingue romanze della Francia. Questo stile riguarda due secoli e si diffonde in tutta Europa, ma per quanto si manifesti con uno stile proprio, allo stesso tempo si va a sovrapporre alla cultura primordiale, allo stile e all'uso dei materiali del luogo.L'aspetto che accomuna tutti gli edifici romanici è il modo in cui vengono costruiti, ci sono tutti questi elementi architettonici che sono comuni tra di loro. La pianta più diffusa è quella croce latina, la navata centrale è più larga e si può notare un ricorrente uso di archi a tutto sesto. Non si trova più il quadriportico, infatti è sostituito dalla piazza, al suo posto viene aggiunto il protiro, una piccola edicola che ripara l'entrata e la evidenzia, la parte superiore è una volta a botte sorretta da colonnine che presentano spesso dei leoni stilofori.
L'interno è diviso in una o tre navate e la chiesa si sviluppa in più livelli d’altezza: il primo è quello della pavimentazione, l'abside era solitamente rialzato, per acquisire un maggior valore simbolico. Sotto all'altare viene costruito un luogo che contiene le reliquie del santo ovvero la cripta. Più in alto ancora si trova il matroneo ovvero un luogo destinato alle donne che svolgeva anche una funzione strutturale molto importante, infatti irrobustiva tutta la struttura. Le porte e le finestre presentavano solitamente la strombatura dove risultavano più piccole all'interno e più grandi all’esterno.
La differenza/innovazione sostanziale di questo periodo sta nel soffitto, le basiliche romane presentavano la capriata lignea, ma era poco durevole e proprio per questo venne irrobustito e mantenuto dalle sequenze di volte a crociera in pietra. Proprio per questo sì diminuì il numero delle finestre e si aggiunsero pilastri più larghi e le pareti divennero molto più spesse.
L'aggiunta della volta a crociera facevo in modo che il peso scaricato a terra fosse meglio sorretto e si potevano creare spazi più ampi.
Garantire una durata maggiore era molto importante, e oltre alle sequenze di volte a crociera, che creavano le navate, vennero aggiunti anche dei contrafforti posti all'esterno in corrispondenza dei pilastri, anch'essi servivano per mantenere il peso. La campata era lo spazio che si creava sotto la volta, al centro si vede la necessità di utilizzare la chiave di volta, questo elemento strutturale era molto importante e venne anche visto come metafora dell'onnipotenza divina, infatti si pensava che senza di essa la struttura sarebbe crollata come la vita di un essere umano senza la presenza di Dio.
Domande da interrogazione
- Quali fattori hanno contribuito all'aumento della popolazione nell'anno mille?
- Qual è la caratteristica comune degli edifici romanici?
- Quali innovazioni strutturali sono state introdotte nel periodo romanico?
- Qual è il significato simbolico della chiave di volta negli edifici romanici?
L'aumento della popolazione nell'anno mille è stato favorito dal miglioramento dello stile di vita grazie alle condizioni climatiche, alla fine delle invasioni e al consolidamento del sistema feudale.
Gli edifici romanici condividono elementi architettonici comuni, come la pianta a croce latina, l'uso di archi a tutto sesto e la sostituzione del quadriportico con il protiro.
Durante il periodo romanico, le basiliche hanno sostituito la capriata lignea con volte a crociera in pietra, riducendo il numero di finestre e aggiungendo pilastri più larghi e pareti più spesse per una maggiore durata.
La chiave di volta è vista come una metafora dell'onnipotenza divina, essendo considerata essenziale per la stabilità della struttura, simboleggiando la necessità della presenza di Dio nella vita umana.