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Concetti Chiave

  • La pittura del Quattrocento riflette i principi del Rinascimento, esaltando l'uomo e la natura.
  • I pittori di quest'epoca perfezionarono la tecnica del disegno, lo studio del corpo umano e l'uso della prospettiva.
  • Masaccio fu un pioniere nell'uso della prospettiva lineare, creando figure realistiche e espressive.
  • Piero della Francesca si distinse per la maestria nella prospettiva e nella ricerca degli effetti della luce.
  • Jan Van Eyck, pittore fiammingo, eccelleva nella rappresentazione dettagliata dei particolari.

Indice

  1. La pittura del Quattrocento
  2. Pionieri della prospettiva

La pittura del Quattrocento

La pittura del Quattrocento esprime perfettamente i principi fondamentali della concezione del Rinascimento: esaltare l’uomo, raffigurandolo in ambienti costruiti a sua misura, sottolineando i suoi sentimenti e le sue emozioni; rappresentare la natura come gli antichi.
Per realizzare questi obiettivi i pittori del Quattrocento fecero ricorso a una grande cura nella tecnica del disegno, allo studio del corpo umano,all’uso della prospettiva e a molteplici ricerche sugli effetti della luce.

Pionieri della prospettiva

Il primo pittore a utilizzare le regole della prospettiva lineare nella pittura fu il fiorentino Masaccio, il quale rinnovò ampiamente il linguaggio della pittura realizzando figure umane realistiche e capaci di mostrare i propri sentimenti.

Negli affreschi della chiesa di Santa Maria del Carmine a Firenze, egli narrò episodi della vita di san Pietro inserendo le figure entro ambienti cittadini e naturali disegnati secondo le regole della prospettiva.

Fra i maggiori pittori del Quattrocento va anche ricordato Piero della Francesca che usò con maestria le regole della prospettiva e sviluppò la ricerca della luce, e Jan Van Eyck, capostipite della pittura fiamminga, vero e proprio virtuoso della rappresentazione del particolare.

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