Concetti Chiave
- Durante il Rinascimento, la pittura si evolve verso una rappresentazione più realistica, studiando la figura umana e l'ambiente.
- La prospettiva emerge come tecnica innovativa per ricreare la tridimensionalità e superare la bidimensionalità delle opere.
- I soggetti profani diventano sempre più comuni, affiancandosi alle tradizionali rappresentazioni religiose.
- Le pose diventano più dinamiche e varie, cercando di catturare la complessità e drammaticità della natura umana.
- La pittura a olio è una delle tecniche principali utilizzate dai pittori rinascimentali.
Indice
Evoluzione della pittura rinascimentale
Mentre in passato i soggetti dei dipinti avevano una funzione principalmente simbolica e religiosa, durante il Rinascimento, la pittura assume altre caratteristiche, che rispecchiano le peculiarità della nuova mentalità rinascimentale: infatti, i pittori del Quattrocento studiano la figura umana e l'ambiente.
Ricerca della prospettiva
A dimostrazione di ciò, notiamo che vi è una costante ricerca di regole che permettano di ricreare la rappresentazione realistica dell'ambiente in modo tridimensionale: con questa ricerca costante di rappresentazione della terza dimensione, del tentativo di andare oltre la bidimensionalità, nasce la prospettiva.
Inoltre, i pittori ritraggono anche soggetti profani, abbandonando il primato - o meglio l'unicità - della rappresentazione di figure esclusivamente religiose.
Cambia anche il modo di rappresentare: non più pose esclusivamente statiche, si ricerca, infatti, la varietà e la dinamicità, vi è il costante tentativo di rappresentare ogni aspetto della natura umana, anche quelli più drammatici.
Tecniche e artisti rinascimentali
Una delle tecniche pittoriche principalmente adoperate è la pittura a olio.
Tra i principali pittori rinascimentali ricordiamo: Bramante, Piero della Francesca, Giovanni Bellini, Andrea Mantegna, Domenico Veneziano, Leonardo da Vinci, Beato Angelico, Leonbattista Alberti.