studenteclasse99
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Concetti Chiave

  • Domenico Veneziano combinò l'influenza della pittura veneziana e fiamminga, creando opere illuminate di luce.
  • "L'adorazione dei Magi" è un tondo commissionato da Piero de' Medici, completato nel 1440, che fonde elementi del Gotico internazionale e del primo Rinascimento fiorentino.
  • L'opera di Veneziano è nota per il disegno incisivo e la rappresentazione luminosa del paesaggio, che cattura i fenomeni atmosferici.
  • Fra' Carnevale, noto anche come Bartolomeo Corradini, era un pittore e architetto domenicano del Quattrocento.
  • Le Tavole Barberini di Fra' Carnevale mostrano architetture classicheggianti e prospettiche, con dettagliati personaggi ispirati alla pittura fiamminga.

Indice

  1. I pittori di luce del Quattrocento
  2. Domenico Veneziano
  3. L'adorazione dei Magi di Domenico Veneziano

I pittori di luce del Quattrocento

Domenico Veneziano

Domenico Veneziano, con il nome di battessimo Domenico di Bartolomeo da Venezia, nacque a Venezia agli inizi del quindicesimo secolo e morì a Firenze nel 1461.
Egli coniugò lo studio della pittura veneziana con quella fiamminga illuminandola di luce.

L'adorazione dei Magi di Domenico Veneziano

Domenico Veneziano, alla fine degli anni Trenta, creò questo tondo, che rappresenta la Compagnia dei Magi.
La Compagnia dei Magi, era una confraternita formata dai cittadini più affluenti della città, ed era guidata e protetta dalla famiglia dei Medici.
Quest'opera venne commissionata da Piero de' Medici nel 1438 e l'opera venne completata nel 1440.
La cultura del Gotico internazionale la si vede dalla ricchezza delle vesti dei numerosi personaggi del corteo dei Magi; mentre il resto dell'opera è strettamente legato alla cultura della pittura fiorentina del primo Rinascimento.
Il disegno è forte ed incisivo ed il suo paesaggio luminoso suscita molta ammirazione, grazie alla perfetta resa dei fenomeni atmosferici.

Fra' Carnevale
Fra' Carnevale, dal nome di battesimo Bartolomeo Corradini, fu un pittore ed un architetto, oltre ad essere un frate domenicano.

Le Tavole Barberini di Fra' Carnevale
In queste due tavole scorgiamo grandiosi architetture ricche di decorazioni classicheggianti e prospettiche (in accordo con le rigorose regole della prospettiva).
Entrambe le tavole ci mostrano una luminosa raffigurazione di edifici simili a quinte teatrali, con decorazioni che replicano quelle antiche; queste sono popolate da una molteplicità di personaggi rappresentati nei minimi dettagli secondo il gusto fiammingo.

Domande e risposte