Concetti Chiave
- Pollaiolo, con il fratello Pietro, creò il Sepolcro di Sisto IV, un capolavoro della scultura fiorentina del XV secolo per la basilica di San Pietro a Roma.
- Il sepolcro si distingue per la sua originale disposizione orizzontale, in contrasto con i tradizionali monumenti a parete.
- La decorazione del basamento include personificazioni delle Virtù e delle Arti, separate da volute classiche, ispirate all'arte antica ma con uno stile anticlassico.
- Dettagli come cornici, tiara e cuscini sono lavorati con precisione orafa, conferendo realismo e complessità all'opera.
- Il volto del pontefice, basato su una maschera mortuaria, è realistico e privo di idealizzazione, contrastando con i paramenti decorativi.
Il capolavoro di Pollaiolo
Pollaiolo, insieme al fratello Pietro, realizzò tra il 1484 e il 1493 per la basilica di San Pietro a Roma il Sepolcro di Sisto IV, considerato il suo massimo capolavoro e sommo esempio di quello stile lineare dai tratti eleganti e sottili che è comune denominatore della scultura e pittura fiorentina del tempo.
Stile e iconografia del sepolcro
Originale appare la soluzione orizzontale, rispetto ai più consueti monumenti a parete. Il pontefice giace su un cataletto posto su un basamento rettangolare dal profilo svasato, decorato con riquadri raffiguranti personificazioni delle Virtù e delle Arti, separati da volute classiche.
Dettagli e contrasti artistici
All’arte antica si ispirano le iconografie, ma lo stile appare decisamente anticlassico, per la casellatura di particolari come le cornici, la tiara o i cuscini, lavorati con la precisione dell’orafo, per le linee nervose dei panneggi e soprattutto per il viso scavato del pontefice, modellato sulla maschera mortuaria e lontano da ogni idealizzazione. Il magro corpo pare sprofondare tra i preziosi paramenti,che con la loro materica pesantezza contrastano chiaramente con gli sfuggenti tratti del volto in decadimento.