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Concetti Chiave

  • La pittura veneta si distingue per l'enfasi sul colore anziché sul disegno, ponendo la natura al centro dell'universo artistico.
  • Giorgione, allievo di Bellini, è un esponente chiave, noto per opere che fondono sacro e profano, con una forte attenzione alla coloristica.
  • La "Pala di Castelfranco" presenta una divisione iconografica e cromatica, influenzando la rappresentazione della Madonna nel 1500.
  • Ne "I tre filosofi", la natura e l'uso di colori vivaci riflettono la nuova arte cromatica veneziana, con un ordine geometrico meno accentuato.
  • "La tempesta" è un'opera emblematica che integra uomo e natura, utilizzando sovrapposizioni di piani e una suddivisione cromatica tra terra e cielo.

Indice

  1. Differenze tra pittura toscana e veneta
  2. Giorgione e la pittura veneta
  3. Suddivisione e rappresentazione iconografica
  4. Tecniche e colori nella nuova arte
  5. Composizione e prospettiva nell'arte

Differenze tra pittura toscana e veneta

A differenza della pittura Toscana che basava l'arte sul disegno e sulla prospettiva, nella pittura veneta si accetta la prospettiva, ma invece del disegno, a differenza della pittura al centro dell'arte vi è il colore.

L'uomo non può essere al centro dell'universo perché non può essere al di sopra della natura in quanto esso è parte stessa della natura.

Giorgione e la pittura veneta

Massimo rappresentante di tale ambito pittorico fu Giorgione, allievo di Bellini, di cui vi sono poche opere, per via delle sue poche rappresentazioni di sacri e molti per profani per privati.

I suoi soggetti sono per la maggior parte incomprensibili, poiché fondeva il sacro e il profano. Esso ha il merito di prendere la lezione prospettica e arricchirla con quella coloristica per via dell'attenzione veneta verso il colore, poiché Venezia, essendo una città di mare, dà sensazioni e colori diversi. Gli artisti assorbono questa atmosfera e la dipingono su tela.

Suddivisione e rappresentazione iconografica

Suddivisione del quadro in due parti: divisione del paesaggio (parte superiore) e del muro (parte inferiore).

Rappresenta San Liberale e San Francesco, la madonna con bambino. Riprende il riflesso usato da Antonello da Messina.

Si instaura una tradizione iconografica e per via di tale tradizione la madonna per la prima metà del 500 verrà sempre rappresentata sul trono e un catafalco.

Tecniche e colori nella nuova arte

Rappresentazione di tre filosofi immersi nella natura. C'è una divisione molto ordinata, ma la prospettiva geometrica pare poco per via del cambiamento cromatico della nuova arte.

Abbiamo colori squillanti e vivaci nelle vesti dei tre, fino ad arrivare al paesaggio veneto dipinto con colori più freddi. Tecnica che già usava Leonardo, ulteriormente sviluppata.

Composizione e prospettiva nell'arte

Una dei capisaldi della storia dell'arte. Vi è una donna che sta allattando, un uomo appoggiato a una sbarra. Vi è un'immersione dell'uomo nella natura. Tutte le rovine e gli elementi sono posti in modo uguale, senza gerarchie. Tutte le figure sono comprimarie. Lo scopo del quadro è attrarre lo sguardo sul cielo, sulla tempesta, che si abbatte sulla serena.

Opera organizzata con piani che si sovrappongono. La prospettiva è demandata a un susseguirsi di piani e linee. Vi è anche qui un ragionamento geometrico. Il quadro è divisio in tre parti: nella prima c'è l'uomo, la parte del ponte e la donna.

Vi è una seconda divisione tra terra e cielo. Questa suddivisione è data principalmente dalla variante cromatica. Questa è la differenza fra Firenze (ritegno) e Venezia (colore).

Domande da interrogazione

  1. Qual è la principale differenza tra la pittura veneta e quella toscana?
  2. La pittura veneta si concentra sul colore piuttosto che sul disegno e la prospettiva, che sono invece centrali nella pittura toscana.

  3. Chi è considerato il massimo rappresentante della pittura veneta e perché?
  4. Giorgione è considerato il massimo rappresentante per la sua capacità di combinare la lezione prospettica con quella coloristica, influenzato dall'atmosfera e dai colori di Venezia.

  5. Quali sono le caratteristiche principali della "Pala di Castelfranco" di Giorgione?
  6. La "Pala di Castelfranco" è suddivisa in due parti, con un paesaggio e un muro, e rappresenta San Liberale, San Francesco e la Madonna con bambino, instaurando una tradizione iconografica.

  7. Come viene rappresentata la natura ne "La tempesta" di Giorgione?
  8. Ne "La tempesta", la natura è rappresentata con un'immersione dell'uomo in essa, senza gerarchie tra gli elementi, e con una suddivisione cromatica tra terra e cielo.

Domande e risposte