Concetti Chiave
- La sacra conversazione, nota anche come pala di Brera, è un olio e tempera su tavola del 1474, esposta in luoghi di culto.
- Il dipinto celebra la nascita di Guidobaldo Montefeltro, la morte di sua madre Battista e la vittoria del padre Federico a Volterra.
- Federico di Montefeltro è rappresentato con umiltà, in disparte, per nascondere l'occhio perduto e simbolizzare il potere affidato alla Madonna.
- Il quadro presenta un aspetto penitenziale, con riferimenti all'iconografia della pietà e simboli come la catenella di Gesù bambino.
- L'opera si svolge in un edificio classico e mostra l'influenza della Trinità di Masaccio, con dettagli fiamminghi e un uso sapiente della prospettiva.
La sacra conversazione
La sacra conversazione detta anche pala di Brera, appartiene alla cosiddetta categoria delle pale, tele proprie con questa forma esposte in luoghi visibili ai fedeli o in cappelle di preghiera. È un olio e tempera su tavola datato circa 1474 e ha fine principalmente celebrativo per la nascita di Guidobaldo Montefeltro insieme alla morte della madre battista e alla vincita del padre Federico a Volterra. La vergine ha il Bambino in grembo ed è circondata da 6 angeli e 4 santi.
Federico di Montefeltro non occupa la posizione d’onore ma è in disparte sulla destra a voler simboleggiare l’umiltà, ma anche per la semplice ragione estetica di voler nascondere l’occhio che aveva perduto. Federico pone lo scettro del potere ai piedi della madonna a voler simboleggiare che a lei è affidato il compito di gestire lo stato. L’intero dipinto sembra avere un aspetto penitenziale per la morte prematura di battista sforza, basti guardare alcuni gesti di San Francesco e San Gerolamo oltre al fatto che l’intero impianto rimanda all’iconografia della pietà , quindi di maria con Gesù morto in croce, o anche il simbolismo della catenella di Gesù bambino non è esattamente quella di un dono bene augurante.La scena si svolge in un edificio di stile classico e i personaggi sono tutti sulla stessa campata, più vicina all’osservatore anche se la prospettiva sembra collocarli al centro, sotto quella che dovrebbe essere una cupola. L’intero dipinto probabilmente è frutto dell’attento studio rivolto sulla trinità di Masaccio e bisogna porre particolare attenzione ai dettagli, tipici dei pittori di estrazione fiamminga, e al sapiente uso della prospettiva come dimostra per esempio la catenella d’oro che è appesa all’abside.