Concetti Chiave
- La Sacra Conversazione di Piero della Francesca, conosciuta anche come Pala Montefeltro, è un'opera emblematica realizzata tra il 1472 e il 1474, utilizzando tempere e olio.
- Il dipinto celebra eventi significativi per Federico da Montefeltro, come la nascita di suo figlio, la morte della moglie e la conquista di Volterra nel 1472.
- La composizione presenta la Vergine con il Bambino addormentato, circondata da santi e angeli, con Federico inginocchiato in armatura, rappresentando un simbolo di umiltà e protezione dello stato.
- Piero mostra una padronanza della prospettiva e della luce, curando ogni dettaglio dalle architetture classicheggianti agli abiti e accessori dei personaggi.
- L'opera unisce simbolismo e realismo, con elementi come l'uovo di struzzo e il riflesso della Vergine sull'armatura di Federico, creando un legame tra i due.
Indice
La sacra conversazione di Pietro
Una delle opere più rappresentative dell'arte di Pietro è la Sacra Conversazione, conosciuta anche come Pala Montefeltro. È stata realizzata tra i 1472 il 1474, e qui si fece uso, oltre che delle tempere, dell’olio. Questa pala celebra diversi importanti avvenimenti che accaddero in quegli anni: la nascita a Gubbio dell’erede di Federico, Guidobaldo (gennaio 1472), la morte a causa del parto della moglie Battista Sforza (luglio 1472) e la conquista di Volterra da parte di Federico (giugno 1472).
Dettagli della composizione
Seduta sul trono c'è la Vergine, e sulle sue ginocchia c'è il bambino addormentato. La Vergine è circondata da sei santi e da quattro angeli vestiti in modo elegante. Davanti a lei, inginocchiato a destra, c'è Federico da Montefeltro, rivestito della sua armatura da battaglia. La sua posizione è segno di umiltà, dal momento che egli non ha voluto essere raffigurato alla destra della Vergine, quindi nel posto d'onore. Questa scelta ha anche un motivo estetico, dal momento che durante un torneo, Federico aveva perso l'occhio destro e una parte del naso, quindi preferiva sempre farsi ritirare dal suo lato intatto. Ai piedi della Vergine (che è seduta su una sedia pieghevole usata spesso dai condottieri), Federico ha posto il bastone del comando, lasciando così a lei il compito di proteggere lo stato.
Simbolismo e dettagli artistici
Questo dipinto mostra anche un aspetto penitenziale, molto probabilmente legato alla scomparsa di Battista Sforza (che non appare nel dipinto). Infatti, San Gerolamo si colpisce il petto con un sasso, San Pietro Martire ha la testa spaccata e sanguinante e San Francesco, spostando leggermente un pezzo della tonaca mostra una ferita sul torace, mentre nella mano destra tiene una piccola croce di cristallo.
La Vergine con il bambino addormentato rimanda al tema della Pietà, cioè all’insieme della madre che tiene in grembo il figlio morto sulla croce. Dal collo di Gesù pende un gioiello, per l’esattezza una catenina terminante con un rametto di corallo è un pendaglio di peli di tasso, che non è solo un “porta fortuna” (simbolo del pelo di tasso e del corallo), ma il rametto si colloca sul petto del bambino nella stessa posizione in cui una lancia avrebbe perforato il costàto di Gesù una volta diventato uomo.
Architettura e prospettiva
La scena si svolge in un fastoso edificio classicheggiante di cui vediamo: il presbiterio, il coro, l'abside, gli archi laterali che introducono ai bracci di un transetto e una parte dell'arco, che introduce al corpo longitudinale dell'edificio. Le paraste scanalate e sporgenti, con capitelli corinzi scandiscono le superfici laterali che sono rivestiti di marmi colorati. Tutti i personaggi sono nella campata dell'edificio che è più vicina a chi osserva, anche se la composizione prospettica sembra posizionarli al centro dell'edificio, sotto la cupola. Molto probabilmente Piero ha esaminato attentamente la Trinità di Masaccio perché non ha ripetuto le incongruenze prospettiche e ne ha evitato la forte assialità. Infatti, il coro è coperto da una volta a botte cassettonata decorata a rosoni con alcuni tocchi d'oro, ma il numero dei cassettoni su ciascun arco è dispari (nove degli otto di Masaccio). Di conseguenza sull'asse verticale non c'è una nervatura, che l'avrebbe messa troppo in evidenza, ma una fila di lacunari che lo allevia. Il coro finisce con un'abside semicircolare il cui catìno (la volta che copre l’abside) è occupato da una conchiglia, alla quale è sospeso tramite una catenella d'oro, un uovo bianco di struzzo, simbolo di vita e di rinascita. Qui, possiamo cogliere la conoscenza prospettica di Piero e la sua grande conoscenza delle leggi fisiche riguardanti la luce.
Dettagli e riflessi
Troviamo inoltre una grande cura per i più piccoli dettagli, e lo possiamo notare dagli abiti come il velo dell’angelo a sinistra della Vergine, il rosso tappeto orientale che copre la pedana su cui poggia il trono, le acconciature dei capelli, i gioielli, il manto di velluto blu di Maria bordato di perle e pietre preziose, il Damasco dell'abito della Vergine e infine l'elsa della spada di Federico. L'aspetto più importante lo troviamo però sull’armatura di Federico: sulla corazza, si riflettono il manto della Vergine e la finestra che è la fonte di luce nascosta a sinistra. Sull’elmo, la cui celàta è rivolta verso l'osservatore, si riflette Federico. È quindi il metallo che ha la funzione di unire in un unico corpo i due personaggi più importanti della tavola (la Vergine e Federico) ed è come se sull’armatura di Federico si segnasse un po' della dolcezza della Vergine.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato simbolico della posizione di Federico da Montefeltro nel dipinto "Sacra Conversazione"?
- Quali eventi storici sono celebrati nella "Sacra Conversazione"?
- Come viene rappresentato l'aspetto penitenziale nel dipinto?
- Qual è il significato del gioiello che pende dal collo di Gesù nel dipinto?
- Quali elementi architettonici e dettagli artistici dimostrano la conoscenza prospettica di Piero della Francesca?
Federico da Montefeltro è inginocchiato a destra della Vergine, una posizione che simboleggia umiltà. Ha scelto di non essere raffigurato alla destra della Vergine, il posto d'onore, per motivi estetici e personali, poiché preferiva mostrare il suo lato intatto dopo aver perso l'occhio destro e parte del naso in un torneo.
La "Sacra Conversazione" celebra la nascita dell'erede di Federico, Guidobaldo, la morte della moglie Battista Sforza e la conquista di Volterra da parte di Federico, tutti avvenuti nel 1472.
L'aspetto penitenziale è rappresentato attraverso i santi: San Gerolamo si colpisce il petto con un sasso, San Pietro Martire ha la testa spaccata e sanguinante, e San Francesco mostra una ferita sul torace mentre tiene una piccola croce di cristallo.
Il gioiello, una catenina con un rametto di corallo e un pendaglio di peli di tasso, simboleggia un "porta fortuna" e prefigura la futura crocifissione di Gesù, poiché il rametto si trova nella posizione in cui una lancia avrebbe perforato il suo costato.
La conoscenza prospettica di Piero è evidente nella disposizione dei personaggi sotto la cupola, l'uso di una volta a botte cassettonata con rosoni, e l'assenza di una nervatura sull'asse verticale. Inoltre, la cura per i dettagli si nota nei vestiti, nei gioielli, e nei riflessi sull'armatura di Federico, che uniscono simbolicamente la Vergine e Federico.