Concetti Chiave
- La Flagellazione è una tavola destinata a una committenza privata urbinate, datata al 1460 per la maturità del linguaggio spaziale e simbolico.
- Il dipinto mostra Cristo flagellato davanti a Pilato in un loggiato corinzio, con tre figure misteriose in primo piano.
- La prospettiva avanzata e la luce differenziata creano diversi piani spaziali e valorizzano dettagli architettonici e cromatici.
- Interpretazioni diverse propongono personaggi storici come Oddantonio da Montefeltro o il cardinale Bessarione tra le figure in primo piano.
- L'opera potrebbe simboleggiare il martirio della Chiesa nell'Oriente bizantino, riflettendo eventi storici come la caduta di Costantinopoli nel 1453.
La piccola tavola della Flagellazione, di destinazione privata e legata alla committenza urbinate, era un tempo considerata dagli studiosi opera degli anni quaranta del Quattrocento: è invece, sia per la maturità del linguaggio spaziale, sia per le allusioni simboliche che cela, collocabile nel 1460. Il primo piano è occupato da tre misteriose figure, mentre il soggetto del quadro è rappresentato sullo sfondo: Cristo viene flagellato di fronte a Pilato, entro un loggiato corinzio. Lo studiatissimo scorcio prospettico permette alle figure di muoversi in un ambiente reale e di suggerire esse stesse diversi piani spaziali: a ciò contribuiscono la ripartizione del pavimento, la fuga delle colonne, l'ardito scorcio delle piastrelle e del cerchio di marmo nero attorno alla colonna della tortura. La luce valorizza le geometrie e pone in risalto alcuni particolari: è diffusa e proviene da destra nella scena della flagellazione, schiarendone i colori e allontanandola nello spazio e nel tempo, è assoluta e zenitale sui tre personaggi in primo piano; una terza fonte di luce, non visibile, illumina la scala al di là della porta.
Interpretazioni e simbolismi dell'opera
Diverse sono state le interpretazioni dell'opera. Per alcuni il giovane vestito di rosso sarebbe Oddantonio, fratellastro e predecessore di Federico da Montefeltro, affiancato dai consiglieri che ordirono contro di lui una congiura nel 1444: la flagellazione alluderebbe alla sua uccisione e per questo l'opera è stata da alcuni critici datata a quel periodo. Più probabile appare l'ipotesi per cui l'uomo barbuto sarebbe il cardinale Bessarione, il giovane il suo allievo Buonconte e l'uomo in veste di broccato l'umanista Giovanni Bacci. Argomento della riunione sarebbe la crociata invano invocata dal papa Pio II nel concilio di Mantova del 1459 in seguito alla caduta di Costantinopoli in mano turca nel 1453; Pilato assomiglia all'imperatore bizantino Giovanni VIII Paleologo, che si dimostrò incapace di respingere i turchi. Il martirio di Cristo simboleggerebbe quello che la Chiesa pativa in quel periodo nell'Oriente bizantino (si spiegherebbe cosi la figura del turco).
Domande da interrogazione
- Qual è la datazione corretta della "Flagellazione" e perché?
- Quali sono le interpretazioni principali delle figure nel dipinto?
- Qual è il significato simbolico della flagellazione di Cristo nel dipinto?
La "Flagellazione" è collocabile nel 1460, non negli anni quaranta del Quattrocento, a causa della maturità del linguaggio spaziale e delle allusioni simboliche che contiene.
Alcuni credono che il giovane vestito di rosso sia Oddantonio, mentre altri pensano che l'uomo barbuto sia il cardinale Bessarione, il giovane il suo allievo Buonconte, e l'uomo in veste di broccato l'umanista Giovanni Bacci.
La flagellazione di Cristo simboleggia il martirio che la Chiesa stava subendo nell'Oriente bizantino, in seguito alla caduta di Costantinopoli in mano turca nel 1453.