Concetti Chiave
- Andrea Palladio, originariamente Andrea di Pietro della Gondola, era un operaio scalpellino padovano che si trasferì a Vicenza e fu notato dall'intellettuale Gian Giorgio Trissino.
- Trissino divenne il suo precettore, fornendogli una formazione umanistica e accompagnandolo a Roma, esperienze che ispirarono i "Quattro libri dell'architettura".
- Palladio partecipò con successo al bando per il Palazzo della Ragione a Vicenza, grazie anche al supporto di Trissino nella commissione giudicante.
- La Basilica di Vicenza, progettata da Palladio, presenta una struttura geometrica su pianta rettangolare, con un porticato al piano inferiore e una balconata superiore.
- Il progetto della basilica utilizza un modulo basato sulla "serliana", un elemento architettonico con trifora influenzato da Sebastiano Serlio.
Incontro con Gian Giorgio Trissino
Il suo nome reale e completo è Andrea di Pietro della Gondola, fu un operaio scalpellino padovano che si trasferì a Vicenza, dove incontrò Gian Giorgio Trissino, un importante intellettuale che lo notò e volle diventare il suo precettore, fornendogli una formazione di stampo umanistico.
Viaggio a Roma e nome d'arte
Insieme a Gian Giorgio Trissino andò a Roma, il viaggio venne raccontato nell’opera “Quattro libri dell’architettura”, ricchi di schizzi e di regole classiche, e dove emerge anche la decisione del nome d’arte dell’artista, Palladio fa infatti riferimento alla Pallade Atena.
Andrea Palladio partecipò qui anche ad un bando pubblico per il Palazzo della Ragione di Vicenda in cui venne considerato il vincitore, anche se è utile sottolineare che nella commissione della giuria ci fosse anche l’amico Gian Giorgio Trissino.Progetto della basilica
Il risultato del progetto è questa basilica, lui voleva preservare e costruire un involucro, la struttura è geometrica e presenta una pianta rettangolare scandita su due piani: porticato sotto e balconata sopra. Il progetto è modulare e il modulo è rappresentato dalla “serliana”, termine che fa riferimento a Sebastiano Serlio e fa riferimento a una forma architettonica con trifora, nel foro centrale c’è una struttura con arco e ai lati due fori coperti da architettura.