Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Nel Medioevo, il paesaggio serviva principalmente la religione cristiana, fungendo da sfondo per figure sacre come Santi e Cristo.
  • Joachim Patinier, pittore fiammingo, ha rivoluzionato il genere del paesaggio, dando maggiore importanza alla natura rispetto al soggetto umano.
  • Nel XVII secolo, l'Accademia francese delle Belle Arti considerava il paesaggio un genere minore rispetto all'arte religiosa e storica.
  • Con il Romanticismo, il paesaggio diventa espressione di sentimenti, influenzando artisti come Gustave Courbet verso un realismo sorprendente.
  • L'impressionismo ha trasformato il paesaggio, catturando momenti fugaci della vita quotidiana con luci e colori, grazie ad artisti come Monet e Manet.

Indice

  1. Origini del termine paesaggio
  2. Evoluzione del paesaggio nell'arte
  3. Gerarchia artistica e paesaggio
  4. Paesaggio nel XVIII secolo
  5. Romanticismo e paesaggio
  6. Impressionismo e paesaggio

Origini del termine paesaggio

L'uso della parola "paesaggio" appare soltanto nel XVI secolo. Prima di allora, in Occidente, la natura "statica" non è rappresentata per se stessa, per cui vengono raffigurati solo elementi attivi: animali, esseri umani, ma mai piante, alberi, rocce o montagne senza conferire a tali elementi paesaggistici un valore simbolico o semplicemente fare da sfondo all'azione.

Nell'antico Egitto, ad esempio, le piante erano rappresentate a condizione che avessero un significato da collegare alle divinità.

Durante il Medioevo, in Europa il paesaggio era al servizio della religione cristiana e i soggetti importanti erano esclusivamente i Santi, Cristo o la Vergine.

Nel Rinascimento, si passa da un piano bidimensionale a dipinti che vogliono rendere conto di un maggiore realismo, e la natura serve quindi come prospettiva.

Questo è particolarmente il caso della Monna Lisa di Leonardo Da Vinci, dove le colline sullo sfondo del ritratto hanno sfumature diverse a significare la profondità del panorama.

Evoluzione del paesaggio nell'arte

Nella storia dell'arte, si ritiene che il paesaggio come genere pittorico appaia solo con il pittore fiammingo Joachim Patinier, che inverte i valori. Il paesaggio acquista un'enorme importanza nei suoi dipinti e include molti elementi. Il soggetto, che è sempre presente, è spesso molto piccolo, come un dettaglio in mezzo a una natura imponente. Patinier lancia un nuovo modo di rappresentare le cose, che influenzerà altri artisti e laboratori di pittura, come Brueghel per citarne solo uno.

Gerarchia artistica e paesaggio

L'Accademia francese delle Belle Arti, nel XVII secolo, stabilì una classificazione dei generi, decretando che tipo di pittura fosse più o meno importante. In cima a questa gerarchia collocò l'arte religiosa, la pittura storica, la ritrattistica. La pittura di paesaggio era presa in scarsa considerazione ed è solo a metà strada di questa piramide. Il paesaggio che non è simbolico e che quindi non ha alcun riferimento religioso o mitologico, è considerato volgare. I pittori si ispirano ai paesaggi che vedono, come Poussin dipinse Roma e dintorni, ma inseriscono sempre un'idealizzazione o un significato.

Paesaggio nel XVIII secolo

Nel XVIII secolo, il paesaggio divenne sempre più in voga, in particolare le vedute di Venezia che venivano vendute come souvenir agli aristocratici che facevano il "grand tour" d'Europa, e per i quali la città dei dogi era una tappa indispensabile e significativa. Ma sempre di più, i pittori escono dagli studi per osservare la natura così com'è e iniziano il loro lavoro sul posto, facendo schizzi preparatori. L'inglese John Constable sarà una delle grandi figure che renderà nobile pittura di paesaggio. Tutto il lavoro effettuato all’aria aperta, viene poi completato e portato a termine nel laboratorio e quindi al chiuso, poiché gli artisti non disponevano ancora dell'attrezzatura per dipingere completamente all'aperto: vengono trasportati pochi tipi di vernice e le tele sono generalmente di grandi dimensioni.

Romanticismo e paesaggio

Con l'arrivo del Romanticismo, il paesaggio diventa espressione di sentimenti. Il mare, le onde, il cielo, le nuvole sono tutti modi per esprimere malinconia, drammaticità, amore, tristezza, nostalgia, sogni. In Francia, è Gustave Courbet che segnerà la storia dell’arte, passando da un romanticismo idealizzato a un realismo sorprendente. Egli era solito dipingere la natura fine a se stessa, e così aprì la strada, pochi anni dopo, agli impressionisti.

Impressionismo e paesaggio

L'impressionismo ha offerto alcuni dei paesaggi più noti della storia dell'arte. Monet, Cézanne, Manet, catturano la realtà rappresentando momenti furtivi della vita quotidiana, in un sottile gioco di luci e colori. Il contorno non è più molto preciso, al fine di mostrare il movimento della vita reale.

Domande da interrogazione

  1. Quando è apparsa per la prima volta la parola "paesaggio" nell'arte e come veniva rappresentata la natura prima di allora?
  2. La parola "paesaggio" appare per la prima volta nel XVI secolo. Prima di questo periodo, la natura "statica" non era rappresentata per se stessa, ma venivano raffigurati solo elementi attivi come animali e esseri umani, mentre piante, alberi, rocce o montagne erano inclusi solo se avevano un valore simbolico o servivano da sfondo all'azione.

  3. Qual è stato il ruolo del paesaggio nell'arte durante il Medioevo in Europa?
  4. Durante il Medioevo in Europa, il paesaggio aveva principalmente un ruolo al servizio della religione cristiana, con i soggetti importanti che erano esclusivamente i Santi, Cristo o la Vergine, e il paesaggio serviva da sfondo a queste figure.

  5. Chi è considerato il pioniere del paesaggio come genere pittorico e quale approccio ha introdotto?
  6. Il pittore fiammingo Joachim Patinier è considerato il pioniere del paesaggio come genere pittorico. Ha introdotto un nuovo modo di rappresentare il paesaggio, dandogli un'enorme importanza nei suoi dipinti e riducendo il soggetto a un dettaglio minore in mezzo a una natura imponente.

  7. Come è cambiata la percezione della pittura di paesaggio nel XVIII secolo?
  8. Nel XVIII secolo, la pittura di paesaggio divenne sempre più popolare, in particolare con le vedute di Venezia vendute come souvenir agli aristocratici in viaggio. I pittori iniziarono a uscire dagli studi per osservare la natura direttamente e fare schizzi preparatori sul posto, segnando un passo verso una rappresentazione più diretta e realistica della natura.

  9. Qual è stato l'impatto dell'impressionismo sulla rappresentazione del paesaggio nell'arte?
  10. L'impressionismo ha rivoluzionato la rappresentazione del paesaggio nell'arte, offrendo alcuni dei paesaggi più noti della storia dell'arte. Artisti come Monet, Cézanne e Manet hanno catturato la realtà rappresentando momenti furtivi della vita quotidiana con un sottile gioco di luci e colori, mostrando il movimento della vita reale senza contorni precisi.

Domande e risposte