Concetti Chiave
- La statua "Bacco" di Michelangelo Buonarroti è ospitata al Museo del Bargello a Firenze e misura 203 cm in marmo.
- È la prima statua a tutto tondo dell'artista, caratterizzata da elementi ambigui tra maschile e femminile.
- Il dio Bacco appare insensibile a causa dell'ebbrezza, con un satiro per stabilizzare la composizione.
- Scolpita nel contesto romano, l'opera è influenzata dalle dottrine di Savonarola e si ispira alle statue ellenistiche.
- Inizialmente commissionata dal Cardinal Riario, la statua fu poi ceduta al banchiere Jacopo Galli per insoddisfazione del committente.
Autore:
Titolo dell’opera:
Collocazione Attuale:
Misure e Materiale usato: 203 cm con la base
Cronologia dell’opera:
Descrizione della statua
Iconologia: Prima statua a tutto tondo di Michelangelo. Nella mano sinistra tiene un grappolo di uva ed una pelle di tigre, nella mano destra tiene alzata una “tazza”. In questa scultura Michelangelo ha dato la sveltezza e la gioventù del maschio e la tondezza e femminilità della donna, per questo la statua è considerata ambigua.
Un altro tratto anomalo è dato dall’apparente insensibilità del dio, causata dall’ebbrezza. Vicino alla gamba c’è un SATIRO, che viene messo per dare stabilità al componimento, e per invitare lo spettatore a girare attorno all’opera.Contesto storico e influenze
Contesto Storico: Viene scolpito a Roma dove Michelangelo viene colpito dalle dottrine di Savonarola e l’opera infatti ne risente.
Archetipi e modelli successivi: Si rifà alle statue classiche, in particolare alle statue ellenistiche per due motivi: bocca semiaperta e pupille verso l’alto.
Committenza e destino dell'opera
Committenza: Cardinal Riario, che viveva a Roma ed aveva una collezione di opere classiche. Alla fine l’opera non gli piace e la cede al banchiere Jacopo Galli.
Osservazioni: La pelle di tigre è in riferimento a un mito greco che identifica Bacco come domatore di bestie feroci.
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