Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • La Pietà Rondanini è l'ultima opera incompiuta di Michelangelo, iniziata intorno al 1550 e lasciata non finita a causa della sua morte nel 1564.
  • Michelangelo apportò significative modifiche nel 1555, cambiando la posizione dei soggetti, trasformando il Cristo abbozzato nella Madonna e viceversa.
  • La scultura fu mutilata nel 1972 da Laszlo Toth, ma è stata successivamente restaurata e ora è protetta da un vetro antiproiettile al Museo del Castello Sforzesco di Milano.
  • La Pietà Rondanini si distingue per la sua verticalità, rappresentando una solida unità tra madre e figlio e un contrasto tra solidità e instabilità.
  • Michelangelo abbandonò la magnificenza della forma per enfatizzare i sentimenti, con una Vergine giovane e un Cristo più anziano, riflettendo una fusione di bellezza pagana e religione.

Indice

  1. Introduzione
  2. Una storia creativa lunga 12 anni
  3. Dettaglio della statua mutilata
  4. Il viaggio della scultura fino a oggi
  5. Descrizione e commento dell'opera

Introduzione

La Pietà Rondanini costituisce l’ultima opera di Michelangelo. Essa ci è stata tramandata incompiuta perché lo scultore, nel 1564, morì a 80 anni, mentre la stava realizzando. Il suo laboratorio si trovava in piazza Venezia, a Roma, e fu qui che fu rinvenuta l’opera
Raffigura la Vergine Maria che cerca di sollevare il corpo senza vita di suo figlio, dopo essere stato crocifisso.

Una storia creativa lunga 12 anni

Si dice che Michelangelo, già nel 1550, abbia iniziato a lavorare alla Pietà che intendeva collocare sulla sua tomba. Tuttavia, questo primo tentativo fallì a causa di imprevisti problemi strutturali e materiali: l'opera, poco più di uno schizzo, fu letteralmente fatta a pezzi dall’artista.
Nel 1555, Michelangelo riprese il suo progetto scultoreo e modificò tutto.
Innanzitutto, cambiò completamente la posizione dei due soggetti. Il Cristo abbozzato (le gambe e poco altro) si trasforma nella Madonna e viceversa. Dal corpo di Maria, ella ottiene il nuovo Gesù; dalla spalla sinistra di questo nuovo Cristo, nasce la Vergine. Tuttavia, molti dettagli non videro mai la luce. Michelangelo, infatti, morì improvvisamente, lasciando l'opera incompiuta.
Il gruppo scultoreo fu commissionato dal cardinale francese Jean Bilhères de Lagraulas, abate della Basilica di Saint-Denis, cardinale e ambasciatore di Francia presso il Papa, contro un compenso di 450 ducati d’oro. Fu realizzato grazie al finanziamento del banchiere Jacopo Galli, mecenate e protettore romano di Michelangelo.
La scultura era destinata il monumento funebre in memoria del re Carlo VIII, nella Cappella di Santa Petronilla, Della Basilica di San Pietro.
Lo scultore pensò di realizzarla in marmo di Carrara, che scelse per il colore crema, dato che evocava il colore dell'incarnato. Per rispettare la scadenza contrattuale fissata per l’agosto 1499, Michelangelo arrivò a lavorare quasi venti ore al giorno su un unico blocco di marmo: lucidava il marmo con la pomice per settimane in modo che risplendesse nell'oscurità della cappella. Poiché doveva essere esposta rivolta in avanti, lasciò la parte posteriore incompiuta. Fu finalmente completata nella primavera del 1499.
Quando fu esposta nella basilica, Vasari esclamò: "Come ha potuto la mano di un artefice così divinamente compiere, in così breve tempo, un'opera così ammirabile? È a dir poco miracoloso: che una roccia informe abbia raggiunto quella perfezione che la natura così raramente modella nella carne".

Dettaglio della statua mutilata

Il 21 maggio 1972, festa di Pentecoste, un pazzo di nome Laszlo Toth mutilò la scultura colpendola quindici volte con un martello, fratturando in particolare il naso della Vergine e parte del suo braccio. L'opera è stata successivamente restaurata ed ora è protetta da un vetro antiproiettile. Sulla mano sinistra della Vergine, sembra di vedere il monogramma di Michelangelo: le linee della mano disegnano sul palmo una “M”.
Ciò che colpisce osservando quest'opera è la giovane età della Vergine. A differenza di altre Pietà, Michelangelo attribuisce maggiore importanza alla bellezza della Vergine che al suo dolore.
Questa fusione di bellezza pagana e religione è una caratteristica molto frequente nell'opera dell’artista.
Cristo, da parte sua, è raffigurato in base alla sua età e appare quindi più anziano della madre. Michelangelo lo spiegò ad Ascanio Condivi, un pittore del Cinquecento: "Non sai tu che le donne caste si mantengono molto più fresche di quelle che non lo sono? Quanto più dunque una vergine, nella quale il minimo desiderio immodesto ha mai turbato il suo corpo..."
La posizione delle due mani di Maria è fondamentale per la comprensione dell'opera. La mano destra, serrata, mobilita tutta la forza di Maria per sostenere il corpo del figlio. La mano sinistra, con il palmo aperto, l'indice esteso, il medio e l'anulare leggermente piegati, attesta la natura dolce e caritatevole della Vergine Maria, il suo perdono (mano tesa), ma anche la sua sventura (medio e anulare piegati).

Il viaggio della scultura fino a oggi

Nel 1744, 200 anni dopo l'ultimo scalpello, l'opera fu restituita al pubblico e acquistata dai marchesi Rondanini, che la collocarono nel loro palazzo di famiglia in Via del Corso, sempre a Roma.
Più di 100 anni dopo, nel 1904, il conte Vimercati San Severino acquistò la scultura per collocarla su un altare funerario romano di Traiano raffigurante Marco Antonio e sua moglie.
Nel 1952 fu infine acquistata dal Comune di Milano. Oggi è conservata al Museo del Castello Sforzesco.

Descrizione e commento dell'opera

La Pietà Rondanini è una scultura orientata verticalmente, un approccio completamente innovativo rispetto a quanto veniva fatto all'epoca. È alta quasi due metri.
La novità di quest'ultima versione della Pietà è la verticalità che definisce una solida unità tra i due protagonisti: madre e figlio.
La posizione granitica della Madonna e di Cristo contrasta con la fragilità e l'instabilità della scultura nel suo complesso.
Lo scultore britannico Henry Monroe, nella sua analisi dettagliata dell'opera, evidenzia questa dicotomia: solidità contro instabilità e, per traslazione, realtà contro sentimento.
In quest'ultima versione, Michelangelo abbandonò il dinamismo dello spazio completo e pieno, volgendosi verso la verticalità gotica ed espressionista. Allo stesso tempo, rinuncia alla magnificenza della forma per porre davanti agli occhi dell'osservatore solo i sentimenti. Quest'ultimo Michelangelo è più intimo e più intimista.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'ultima opera di Michelangelo e perché è rimasta incompiuta?
  2. L'ultima opera di Michelangelo è la Pietà Rondanini, rimasta incompiuta perché l'artista morì nel 1564 mentre la stava realizzando.

  3. Quali modifiche apportò Michelangelo alla Pietà Rondanini nel 1555?
  4. Nel 1555, Michelangelo cambiò completamente la posizione dei soggetti, trasformando il Cristo abbozzato nella Madonna e viceversa, ma molti dettagli rimasero incompiuti.

  5. Quali eventi hanno segnato la storia della Pietà Rondanini dopo la morte di Michelangelo?
  6. Dopo la morte di Michelangelo, la scultura fu mutilata nel 1972 da Laszlo Toth e successivamente restaurata; nel 1952 fu acquistata dal Comune di Milano e oggi è conservata al Museo del Castello Sforzesco.

  7. Quali sono le caratteristiche distintive della Pietà Rondanini rispetto ad altre opere simili?
  8. La Pietà Rondanini si distingue per la sua verticalità e la fusione di bellezza pagana e religione, con una Vergine giovane e un Cristo più anziano, enfatizzando i sentimenti piuttosto che la magnificenza della forma.

  9. Come viene interpretata la posizione delle mani della Vergine nella Pietà Rondanini?
  10. La mano destra della Vergine esprime forza nel sostenere il corpo del figlio, mentre la mano sinistra, con il palmo aperto e le dita piegate, simboleggia dolcezza, perdono e sventura.

Domande e risposte

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