Concetti Chiave
- Il trittico di San Giovenale è la prima opera di Masaccio, realizzata nel 1422 e riconosciuta nel 1961 come una piccola rivoluzione artistica.
- L'opera gotica è composta da tre tavole, con al centro la Madonna col Bambino in trono, affiancata da angeli inginocchiati.
- Le tavole laterali raffigurano i santi San Bartolomeo, San Biagio, San Giovenale e Sant'Antonio Abate.
- Masaccio utilizza un impianto prospettico rigido, con un punto di fuga sotto il mento della Madonna, creando profondità spaziale.
- La novità dell'opera include l'uso di iscrizioni con lettere capitali proprie della grafia umanistica, inedite in Europa all'epoca.
La rivoluzione del trittico di San giovenale
La prima opera di Masaccio, il trittico di San giovenale, realizzata nel 1422 e riconosciuta da Luciano Berti nel 1961, costituì una piccola rivoluzione. L’opera è composta da tre tavole di forma chiaramente gotica, il trittico mostra al centro la Madonna con il bambino in trono è ai suoi piedi due angeli inginocchiati che lo venerano. Gli angeli vengono raffigurati di spalla rispetto allo spettatore. Nelle tavole laterali vengono invece rappresentati, andando da sinistra verso destra, i santi San Bartolomeo, San Biagio, San giovenale e Sant’Antonio Abate. L’intero dipinto presenta un impianto prospettico rigido con un punto di fuga posto sotto il mento della madonna.
Innovazioni stilistiche e simboliche
Grazie alla profondità dei personaggi, l’opera assume inoltre profondità spaziale. Il volume dei personaggi viene anche messo in evidenza grazie al chiaroscuro, realizzato in relazione ad una precisa sorgente luminosa esterna che è posta in alto a sinistra e sulla linea dell’orizzonte prospettico. Inoltre il chiaroscuro assume anche il compito di mettere in luce quelle che sono le sembianze scultoree degli stessi personaggi, in particolare dei volti e dei panneggi. San Biagio ha nella mano destra il pastorale e nella sinistra lo strumento dei cardatori con cui fu martirizzato, San Bartolomeo invece ha in mano il coltello con cui fu scuoiato durante il martirio. Inoltre l’opera presenta una novità in quanto per la prima volta in Europa appaiono delle iscrizioni con lettere capitali proprie della grafia umanistica.