Concetti Chiave
- Masaccio, nato nel 1401 a Castel San Giovanni in Altura, è conosciuto per la sua totale dedizione all'arte, trascurando altri aspetti della vita.
- La sua formazione artistica avvenne a Firenze, dove sviluppò uno stile innovativo influenzato da Giotto, e si affermò come figura centrale del Rinascimento insieme a Brunelleschi e Donatello.
- Sebbene si pensasse avesse appreso l'arte nella bottega di Masolino, era considerato più un suo collaboratore, suggerendo un rapporto di pari livello.
- Masaccio lavorò anche a Pisa e Roma, dove iniziò un polittico per Santa Maria Maggiore, dimostrando la sua influenza oltre Firenze.
- Morì prematuramente a Roma nel 1428 a soli 27 anni, lasciando un impatto significativo nell'arte rinascimentale e colpendo profondamente artisti come Brunelleschi.
Rinascimento - Masaccio
Tommaso di Giovanni Cassai, detto Masaccio, nasce a Castel San Giovanni in Altura nel 1401. Il suo soprannome con terminazione in accio non intende far riferimento a nessun giudizio negativo, ma si usa per sottolineare la sua trascuratezza per quanto riguarda tutto ciò che non fosse incluso nella sua attività creativa, che lo assorbiva completamente ed era in grado di fargli dimenticare tutto quanto. Abbiamo poche notizie sulla sua biografia.
La sua formazione artistica e culturale avviene a Firenze, dove si traferì con la famiglia in seguito alla morte del padre dove realizzò gran parte delle sue opere. La tradizione afferma che egli avrebbe frequentato la bottega di Masolino, ma questa è stata recentemente smentita dal momento che in molto lo ritenevano più come suo collaboratore, quindi alla sua stessa altezza. Ricollegandosi alle istituzioni di Giotto e dei suoi seguaci, egli matura una pittura nuova, arrivando subito a porsi, insieme a Brunelleschi e Donatello, come il terzo fondamentale punto di riferimento della nuova corrente artistica dei primi del 400.Oltre che a Firenze lavorò anche a Pisa e a Roma, dove iniziò insieme a Masolino un polittico per la basilica di Santa Maria Maggiore. Morì a Roma nel 1428, quando aveva appena ventisette anni. La sua morte colpì l'intera città fiorentina, ma soprattutto Brunelleschi, che aveva grande stima di lui. Sicuramente egli avrebbe avuto ancora molto da offrire, avrebbe avuto molte altre occasioni per riaffermare il suo talento e la sua grande passione artistica.