isabella.garusi
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Concetti Chiave

  • Andrea Mantegna, uno dei più grandi pittori del Rinascimento, nasce nel 1431 vicino a Padova e muore nel 1506 a Mantova, dove si trasferisce nel 1460.
  • La formazione di Mantegna avviene nella bottega dello Squarcione e il suo stile è fortemente influenzato dal classicismo antiquario, grazie al contatto con collezioni di antichità.
  • Tra le sue prime opere pubbliche, gli affreschi nella Cappella Ovetari a Padova, che furono in parte distrutti durante la Seconda Guerra Mondiale.
  • Stile distintivo di Mantegna: monumentalità scultorea, chiaroscuro marcato, paesaggi plastici e architetture fantastiche, influenze dalla scuola fiorentina.
  • Nel confronto con Giovanni Bellini, Mantegna si distingue per la durezza e monumentalità delle sue linee rispetto alla morbidezza e colorismo della scuola veneta di Bellini.

Quadro generale sull'autore:

- è uno dei più grandi pittori della seconda generazione del primo Rinascimento

- nasce nel 1431 circa, vicino a Padova, muore nel 1506 a Mantova dove si era trasferito già nel 1460

- si forma nella bottega dello Squarcione (cominciò a lavorarci a 10 anni), che fu anche accusato di sfruttare i suoi allievi (infatti molti di loro lo denunciarono)

- si dice che formò il gusto del Mantegna, oltre ad insegnargli le tecniche, ecc..

- il gusto del Mantegna sarà fortemente legato al classicismo di matrice antiquaria perchè Squarcione era un collezionista e commerciante di anticaglie (capitelli, colonne, ecc..), essendo a contatto con l'antichità questo lo influenzerà

- Mantegna riceve la prima commissione pubblica: riguarda gli affreschi della chiesa degli Eremitani nella Cappella Ovetari, a Padova (a pochissimi metri dalla Cappella degli Scrovegni); durante la seconda guerra mondiale fu bombardata ma non fu distrutta del tutto, gran parte degli affreschi sono andati persi, qui affresca le Storie di San Giacomo e di San Cristoforo

Stilemi dell’autore:

1 : plasticità tendente allo scultoreo : monumentalità : tipo di figurazione pittorica che tende alla scultoreo : cerca di scolpire dipingendo; chiaroscuro + disegno netto e preciso (contorno)

2 : pathos

3 : si rifà al classicismo

4 : paesaggio plastico con linee taglienti

5 : architetture dipinte, spesso fantastiche: non riscontrabili nella realtà

6 : nonostante il Mantegna sia un pittore veneto il suo stile si distacca da quello dei pittori veneti e si avvicina alla scuola fiorentina (influenza anche da Giotto ma soprattutto da Donatello)

- Longhi:

Scuola fiorentina: stilisticamente si fonda su: 1 disegno (contorno netto) 2 chiaroscuro

Scuola veneta: inizia ad ammorbidire i contorni (no netto)

- invece di costruire la forma solo con il chiaroscuro capisce che il volume può anche darsi con le variazioni tonali

Indice

  1. Descrizione dell'opera 'Orazione nell'orto'
  2. Confronto con Giovanni Bellini

Descrizione dell'opera 'Orazione nell'orto'

Opera:

Orazione nell'orto 1453-1454

- tempera su tavola

- iconografia del Nuovo Testamento: racconto della notte prima della morte di Cristo nell'orto di Getsemani (ulivi)

- paesaggio duro, scarno: le rocce sono monumentali e costruite con una linea netta e tagliente (no morbidezza) disegno tagliente e netto, quasi Fiorentino

- panneggi degli apostoli: disegno netto e tagliente sembrano quasi pezzi di roccia perchè hanno in comune la stessa durezza

- colori accesi che tendono al metallico

- in alto c'è Cristo con gli angeli che portano elementi simbolo della passione: croce + colonna della flagellazione + uccello nero (presagio di morte) sotto di lui corteo guidato da Giuda + cattura di Cristo

- architetture: Mantegna divide sempre la presenza di natura e architettura

- sfondo: città di Gerusalemme che non ha nulla a che vedere con la realtà, anche in questo caso la inventa: commistioni tra elementi architettonici italiani di città diverse (Arena di Verona, colonna coclide Traiana, campanile di San Marco)

- cielo: sta per sorgere l'alba (più chiara, bianco)

Confronto con Giovanni Bellini

Confronto con un'altra opera:

Orazione nell'orto di Giovanni Bellini (1465-1470)

- Mantegna era cognato di Bellini perché era sposato la sorella

- Bellini è il primo grande pittore della tradizione veneta, nella sua pittura il colore è predominante più del disegno, infatti la scuola veneta si basa sul colore (minore plasticità del corpo) successivamente si parlerà di colorismo veneto

- tempera su tavola

- predominanza del paesaggio naturale rispetto alle architetture (assenza di un'architettura forte, diversa dal Mantegna)

- c'è un piccolo borgo, tipico dell'entroterra veneto (realismo)

- differenze tra i due paesaggi: non c'è la linea tagliente dura e monumentale del Mantegna; tutto si fa più morbido (Bellini: linea più sinuosa) Mantegna infatti è più vicino fiorentini, Bellini alla scuola veneta

- in comune: ancora più forte lo sfumato del cielo, grande prospettiva aerea, anche qua sfumature di colori: nel cielo del Bellini si riscontrano più tonalità

Opere dell'artista:

- Storie di San Giacomo e San Cristoforo (Chiesa degli Eremitani, Padova)

- San Sebastiano (Parigi, museo del Louvre)

- Orazione nell'orto (Londra, National Gallery)

- Camera degli sposi (Mantova, Castel San Giorgio)

- Cristo morto (Pinacoteca di Brera a Milano)

Domande da interrogazione

  1. Chi era Andrea Mantegna e quale fu la sua formazione artistica?
  2. Andrea Mantegna è stato uno dei più grandi pittori della seconda generazione del primo Rinascimento. Nato vicino a Padova nel 1431 circa, si formò nella bottega di Squarcione, che influenzò il suo gusto classicista.

  3. Quali sono le caratteristiche distintive dello stile pittorico di Mantegna?
  4. Lo stile di Mantegna è caratterizzato da una plasticità scultorea, pathos, classicismo, paesaggi plastici con linee taglienti, e architetture dipinte spesso fantastiche.

  5. Qual è l'importanza della "Orazione nell'orto" di Mantegna?
  6. "Orazione nell'orto" è un'opera iconografica del Nuovo Testamento che mostra un paesaggio duro e scarno con linee nette e taglienti, colori accesi e architetture inventate, rappresentando la notte prima della morte di Cristo.

  7. Come si differenzia lo stile di Mantegna da quello di Giovanni Bellini?
  8. Mantegna si avvicina alla scuola fiorentina con linee nette e plasticità, mentre Bellini, della tradizione veneta, predilige il colore e un paesaggio più morbido e realistico.

  9. Quali sono alcune delle opere più celebri di Andrea Mantegna?
  10. Tra le opere più celebri di Mantegna ci sono le "Storie di San Giacomo e San Cristoforo", "San Sebastiano", "Orazione nell'orto", "Camera degli sposi", e "Cristo morto".

Domande e risposte