Concetti Chiave
- L'affresco "Trasporto del corpo di San Cristoforo" si trova nella cappella Ovetari a Padova, strettamente legato al "Martirio di S. Cristoforo".
- Nonostante i danni e i bombardamenti del 1944, l'opera è stata conservata dopo essere stata staccata dal muro nel 1865.
- La scena rappresenta una piazza di Padova con dettagli architettonici come comignoli veneziani e rilievi marmorei.
- Mantegna ha utilizzato la prospettiva per creare un effetto teatrale, con un punto di fuga che unisce i due affreschi in modo contemporaneo.
- La composizione include amici e nemici di Mantegna, con un uso sapiente del punto di vista ribassato per dare profondità alla scena.
Descrizione dell'affresco
Si tratta di un affresco, collocato nella cappella Ovetari a Padova e strettamente unito al “Martirio di S. Cristoforo” di cui prosegue la stessa ambientazione. La separazione fra i due affreschi è costituita da una colonna che sostiene un pergolato e che ha anche la funzione di cornice. L’affresco è molto malandato. Nel 1865, esso fu staccato dal muro della cappella per motivi legati alla conservazione ed è uscito indenne dai bombardamenti di Padova del 1944.
Lo scenario rappresenta una piazza di Padova, da cui, in lontananza, si distinguono dei comignoli alla veneziana; i palazzi sono decorati con rilievi marmorei antichi e da alcune bandiere arrotolate. Tra i personaggi, il pittore ha voluto raffigurare alcuni suoi amici come lo Squarcione, di cui Mantegna era stato allievo. Il Vasari lo identifica in una “figuraccia corpacciuta con una lancia e una spada”. Egli vi rappresenta anche dei suoi nemici come il boia del santo, che, purtroppo, oggi non siamo in grado di identificare. La testa di S. Cristoforo non è più visibile, ma sappiamo che essa era dipinta in primo piano su di un vassoio, collocato nel bel mezzo della scena.Dettagli tecnici e artistici
Mantegna conosceva molto bene la tecnica della prospettiva; infatti, egli colloca il punto di fuga fra i due riquadri (Martirio e Trasporto di S. Cristoforo) in modo da permettere all’osservatore di percepire come i due episodi siano contemporanei. L’artista si serve della prospettiva anche per dare movimento alla scena poiché si ha l’impressione che alcuni personaggi si muovano per occupare alcuni spazi e lasciarne liberi altri. È come se l’osservatore si trovasse davanti la scena di un teatro; infatti la quarta parete resta aperta per il pubblico e la scenografia e tutti gli attori sono collocati in modo armonico. L'uso di un punto di vista ribassato permette di collocare il corpo del santo in scorcio e di dilatare lo spazio.
Domande da interrogazione
- Qual è la relazione tra il "Trasporto del corpo di San Cristoforo" e il "Martirio di S. Cristoforo"?
- Come Mantegna utilizza la prospettiva nell'affresco?
- Quali elementi caratterizzano lo scenario dell'affresco?
I due affreschi sono strettamente uniti e condividono la stessa ambientazione, separati solo da una colonna che funge da cornice.
Mantegna utilizza la prospettiva per dare movimento alla scena e per far percepire all'osservatore che i due episodi sono contemporanei, collocando il punto di fuga tra i due riquadri.
Lo scenario rappresenta una piazza di Padova con comignoli alla veneziana, palazzi decorati con rilievi marmorei e bandiere arrotolate, e include personaggi come amici e nemici del pittore.