Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il Polittico di San Zeno è un'opera di Mantegna custodita nella chiesa di San Zeno a Verona, dipinta tra il 1457 e il 1459.
  • Ha avuto una storia movimentata, comprendente trasferimenti in Francia e restauri a Milano, tornando infine a Verona nel 1935.
  • Il dipinto raffigura la Madonna col Bambino al centro, circondata da angeli e otto santi, ognuno caratterizzato da attributi distintivi.
  • L'architettura dipinta funge da prolungamento della cornice, con un loggiato e decorazioni in stile antico, tipiche di Mantegna.
  • Un simbolo erudito sopra la Madonna, un uomo di strutto, richiama il mito di Leda e simboleggia la verginità.

Indice

  1. Storia del polittico di San Zeno
  2. Trasferimenti e restauri del polittico
  3. Descrizione del polittico
  4. Architettura e simbolismo nel dipinto

Storia del polittico di San Zeno

L’opera è custodita nella chiesa di S. Zeno, a Verona. Dipinta dal 1457 al 1459, misura 480 x450 cm. Le sue vicissitudini sono alquanto movimentate. Fu lo stesso artista ad accompagnare il polittico a Verona, ma all’inizio del 1500, l’altare costruito appositamente venne distrutto per cui l’opera fu semplicemente appoggiata contro la parte dell’abside.

Trasferimenti e restauri del polittico

A seguito del trattato di Campoformio, viene deciso di trasferirlo in Francia, ma prima che l’opera prenda la via di Parigi per essere esposta val Museo Napoléon, oggi Louvre, un pittore neoclassico, realizza delle copie della predella.

Nel 1815, con il Congresso di Vienna, viene deciso di restituire il polittico, ma non la predella che rimane in Francia, dove nel 1906 essa è trasferita al museo di Tours. Il dipinto, una volta ritornato in San Zeno, non viene collocato più sulla parete dell’abside, bensì sulla parte sud della chiesa. Durante la Prima Guerra Mondiale, per timore che gli Austriaci se ne impadronisssero,dopo la sconfitta di Caporetto del 1917, il trittico venne smontato, nascosto in alcune casse e trasferito a Firenze. Al termine del conflitto, l’opera ritorna a Verona, ma resta imballata nei depositi di un museo fino a quando non viene trasferita a Milano, nella Pinacoteca di Brera per essere restaurata. Nel 1935, finalmente, il polittico fa ritorno a San Zeno e viene collocato nella posizione orinaria, cioè nell’abside che nel frattempo era stata restaurata con il contributo di Gabriele D’Annunzio e riportata allo splendore medioevale. Nella parte destra dell’abside viene anche aperta una finestra, che già esisteva al tempo di Mantegna, ma era stata murata.

Descrizione del polittico

Il polittico rappresenta la Madonna con il Bambino, al centro, circondata da angeli che suonano uno strumento e da cantori. A ciascuno dei due lati si trovano quattro santi: S. Pietro, dall’aspetto canuto, con la barba e con le chiavi in mano, S. Paolo che porta la spada, S. Giovanni Evangelista che indossa un vestito rosa, San Zeno, con abito da vescovo, San Benedetto, riconoscibile perché indossa il saio, S. Lorenzo con la graticola e la palma, segno di martirio, San Gregorio Magno, vestito da Papa, S. Giovanni Battista, riconoscibile perché con la veste da eremita nel deserto. I santi sembrano interagire uno con l’altro. Addirittura, i santi collocati in primo piano sporgono oltre la cornice, come se si trovassero all’interno della chiesa in cui la pala d’altare sarebbe stata collocata.

Architettura e simbolismo nel dipinto

L’architettura dipinta, appare come se si trattasse di un prolungamento della cornice. Essa mostra un loggiato con pilastri e un soffitto a cassettoni, ricco di elementi in stile antico, una decorazione che Mantegna amava molto. Sopra la testa della Madonna si distingue un uomo di strutto, simbolo della verginità: si tratta di un particolare simbolico molto erudito perché si rifà al mito di Leda, sposa del redi Sparta, fecondata da Zeus sotto forma di cigno.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la storia del Polittico di San Zeno e le sue vicissitudini principali?
  2. Il Polittico di San Zeno, dipinto tra il 1457 e il 1459, ha avuto una storia movimentata. Fu trasferito in Francia dopo il trattato di Campoformio, ma tornò a Verona nel 1815 senza la predella, che rimase in Francia. Durante la Prima Guerra Mondiale, fu nascosto a Firenze per sicurezza e successivamente restaurato a Milano. Nel 1935, tornò alla sua posizione originale nella chiesa di San Zeno.

  3. Quali sono le caratteristiche principali del Polittico di San Zeno?
  4. Il polittico rappresenta la Madonna con il Bambino al centro, circondata da angeli e cantori. Ai lati ci sono otto santi, ognuno con attributi distintivi. L'architettura dipinta sembra un prolungamento della cornice, con un loggiato e un soffitto a cassettoni, elementi amati da Mantegna.

  5. Quali simboli e dettagli eruditi sono presenti nel Polittico di San Zeno?
  6. Sopra la testa della Madonna si trova un uomo di strutto, simbolo della verginità, che si rifà al mito di Leda e Zeus. Questo dettaglio simbolico è molto erudito e rappresenta un elemento distintivo dell'opera.

  7. Come è stata restaurata e collocata l'opera nel tempo?
  8. Dopo essere stata nascosta e restaurata, nel 1935 il polittico è stato riportato nella chiesa di San Zeno, collocato nell'abside restaurata con il contributo di Gabriele D’Annunzio. Una finestra, esistente ai tempi di Mantegna, è stata riaperta nella parte destra dell'abside.

Domande e risposte