Concetti Chiave
- La Pala di San Zeno di Andrea Mantegna presenta la Madonna con il Bambino al centro, circondata da angeli e otto santi disposti a semicerchio per creare profondità spaziale.
- Questa opera segna un'evoluzione nell'arte della pala d'altare, superando la divisione in scomparti grazie a un'unica prospettiva con un solo punto di fuga.
- La cornice lignea diventa parte integrante del dipinto, con colonne in rilievo che si fondono con i pilastri dipinti, creando un ambiente continuo e aperto.
- I santi sono rappresentati con realismo, in pose diverse e con espressioni umane, con parti del corpo che sembrano sporgere verso l'osservatore.
- Mantegna incorpora elementi archeologici, come rilievi e medaglioni che richiamano antichi monumenti romani, dimostrando la sua passione per l'antichità.
La madonna e i santi
Al centro della pala è La Madonna con il Bambino in braccio, seduta su un trono e attorniata da angeli cantori; ai lati sono disposti otto santi in modo da formare un semicerchio che contribuisce a rendere la profondità spaziale.
La Pala di San Zeno rappresenta un capitolo fondamentale nell'evoluzione della pala d'altare, perchè supera la tradizionale divisione in scomparti: la prospettiva è utilizzata in modo da unificare la visione dei pannelli in virtù di un solo punto di fuga.
Realismo e dettagli archeologici
Al realismo della scena contribuisce la varietà di pose e di espressione dei santi, ritratti in scorci diversi con parti che sporgono verso l'osservatore e caratterizzati da grande umanità. La passione archeologica di Mantegna è attestata dal rilievo sulla trabeazione, dalla base del trono e dalle ghirlande e dai medaglioni posti sui pilastri, che riproducono antichi rilievi e monumenti romani.