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Concetti Chiave

  • La Camera degli Sposi di Andrea Mantegna è un capolavoro realizzato presso la Corte dei Gonzaga a Mantova, completato tra il 1465 e il 1474.
  • La stanza, originariamente una camera da letto, è affrescata interamente utilizzando finte architetture e illusioni prospettiche per creare un senso di spazio aperto.
  • Un elemento centrale è l'oculo dipinto sulla volta, un omaggio al Pantheon romano, con figure che interagiscono visivamente con l'osservatore.
  • Sulla parete nord, una scena ritrae Ludovico II Gonzaga e la sua corte, celebrando la nomina del figlio Francesco a cardinale.
  • La decorazione include elementi simbolici della corte, come tappeti orientali e figure naturalistiche, rappresentando il lusso del Rinascimento.

Indice

  1. Le opere di Mantegna a Mantova
  2. Decorazione e prospettiva
  3. Dettagli della decorazione
  4. Omaggio a Ludovico II Gonzaga

Le opere di Mantegna a Mantova

Le opere più importanti di Mantegna saranno quelle che lui realizzerà a Mantova presso la Corte dei Gonzaga.
Lì realizzerà il suo capolavoro, ovvero la decorazione della Camera degli sposi, anche se in realtà era la camera da letto del Gonzaga e della moglie, che poi però è stata trasformata in una sala per le udienze, una sala di rappresentanza.

Questa stanza è cubica di circa 8 metri di lato ed è un ambiente reale, all’interno della Torre del castello di San Giorgio. È stata iniziata nel 1465 e conclusa nel 1474. Questa stanza viene letteralmente affrescata per intero, quindi tutte le pareti, compresa la volta.

Decorazione e prospettiva

L'artista suddivide le pareti con delle finte architetture (quindi affrescate) formate da paraste che poggiano su un basamento e che sostengono una volta, al centro della quale si apre un finto oculo; tutta l’ambientazione è quindi illusoria. Per unificare la decorazione dipinta viene utilizzata la tecnica della prospettiva in particolare quella dello sfondato in particolare, che dà quindi all’osservatore l’impressione non di trovarsi in un ambiente chiuso, ma in un loggiato, quindi uno spazio aperto: inoltre, per la prima volta chi osserva è a sua volta osservato dai personaggi dipinti e diventa quindi parte della rappresentazione. In questa stanza solo le cornici del camino, quelle delle porte e i peducci sono veri, mentre il resto è tutta finzione.

Dettagli della decorazione

Sulla parete nord, sopra il basamento, è presente una finta scalinata che porta a una terrazza separata dall'esterno da una transenna in marmo. Sulle finte paraste, dai veri peducci, hanno origine dei finti costoloni che dividono la volta creando delle forme geometriche, dei rombi e delle lunette decorati a grisaglia, che confluiscono in un oculo centrale, sovrastato da un parapetto traforato dipinto sempre usando la prospettiva, ed è un classico riferimento ovviamente al Pantheon romano. È ovviamente da guardare dal basso verso l’alto e l’oculo si apre su un cielo azzurro e sereno solcato da delle nuvolette. Dall’oculo si affacciano delle fanciulle che ci guardano sorridenti e sporgono un pavone e un vaso di legno in bilico sul bordo con una pianta fruttifera. Il pavone e il vaso sono riferimenti alla Corte di Gonzaga, tra l'altro qui vediamo una serva di colore ed è la prima volta che compare nella storia. Si affacciano anche dei giocosi putti alati, che si aggrappano e spuntano fuori dal parapetto. Fra un peduccio e l'altro sono presenti dei finti cursori metallici che sorreggono dei finti tendoni di cuoio. Sulle pareti est e sud questi tendoni sono abbassati, mentre in quella nord e ovest sono sollevati, in modo da mostrare alcune scene.

Omaggio a Ludovico II Gonzaga

Sulla parete nord, sulla terrazza preceduta dalla scalinata, e presente Ludovico II Gonzaga, circondato dalle persone della corte Gonzaga. Questa parete è semplicemente un omaggio al fatto che il secondogenito di Ludovico, Francesco, era stato da poco nominato cardinale a Roma. La Corte mantovana e rappresentata attorno a Ludovico, seduto sulla sinistra, e alla moglie Barbara di Brandebùrgo, nel momento in cui ricevettero la notizia dell’elezione. Ludovico ha tra le mani una lettera, ed è leggermente inclinato verso sinistra, dal momento che sta parlando con il suo segretario, Chi ha tra le mani il suo berretto. Poi intorno abbiamo i vari figli e figlie, la nana vicino alla marchesa, tutti rappresentati in maniera estremamente naturalistica. Poi c’è il cane accucciato sotto la sedia di Ludovico e i pregiati tappeti orientali, che sono simbolo dell’amore per il lusso della tipica corte rinascimentale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il capolavoro di Andrea Mantegna realizzato a Mantova?
  2. Il capolavoro di Andrea Mantegna a Mantova è la decorazione della Camera degli sposi presso la Corte dei Gonzaga.

  3. Qual era la funzione originale della Camera degli sposi?
  4. La Camera degli sposi era originariamente la camera da letto del Gonzaga e della moglie, poi trasformata in una sala per le udienze e di rappresentanza.

  5. Quali tecniche artistiche ha utilizzato Mantegna nella decorazione della Camera degli sposi?
  6. Mantegna ha utilizzato la tecnica della prospettiva, in particolare quella dello sfondato, per creare un'ambientazione illusoria che dà l'impressione di uno spazio aperto.

  7. Quali elementi reali sono presenti nella Camera degli sposi?
  8. Nella Camera degli sposi, solo le cornici del camino, quelle delle porte e i peducci sono elementi reali; il resto è finzione pittorica.

  9. Qual è il significato della scena rappresentata sulla parete nord della Camera degli sposi?
  10. La scena sulla parete nord rappresenta Ludovico II Gonzaga e la sua corte, ed è un omaggio alla nomina a cardinale del secondogenito di Ludovico, Francesco, a Roma.

Domande e risposte