ilaminasalogni
Ominide
3 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • Leonardo da Vinci's birth was recorded by his paternal grandfather in a family notary book, highlighting his illegitimate birth to Caterina and Ser Piero.
  • Despite his father's neglect, Leonardo was influenced by his uncle Francesco, who fostered his curiosity and appreciation for knowledge.
  • Leonardo's early years were marked by freedom and exploration of nature, eventually leading to his move to Florence with his father.
  • In Florence, Leonardo began his apprenticeship in the renowned workshop of Andrea del Verrocchio, working alongside artists like Perugino and Botticelli.
  • Leonardo's talent quickly became evident, earning him a prominent role in the workshop and contributing to significant works like the "Baptism of Christ".

Indice

  1. Le origini di Leonardo
  2. L'influenza dello zio Francesco
  3. L'apprendistato a Firenze

Le origini di Leonardo

La primissima fonte sul genio da Vinci viene dalla famiglia: La notizia della sua nascita fu annotata dal nonno paterno, notaio, su un libro notarile, usato per annotare gli avvenimenti degni di nota, definiti “ricordanze” della famiglia, dove si legge: >.

Al battesimo, ricordato di seguito con nome del religioso incaricatosene, non partecipa la donna Caterina, madre di Leonardo, che non era sposata a ser Piero suo padre, che pure lo accolse in casa riconoscendolo. Pur ereditando dal padre il mestiere di notaio, e quindi potendo condurre una vita agiata, si sposerà quattro volte, avido di denaro. Ricordiamo che siamo in un periodo di alta mortalità infantile, in cui la prole numerosa è ben desiderata. Per altro non era insolito che un ricco signore si togliesse qualche sfizio con la numerosa servitù.

L'influenza dello zio Francesco

Proseguendo nella ricostruzione, Il vasari racconta che un contadino di Vinci, portata una rondella di legno ebbe un dipinto così bello dal giovane Leonardo che spinse il padre a vendere alcune sue opere. Il padre sensuale, goloso e avido non si dedica al bambino, come invece fa lo zio Francesco, malvisto in casa perché pigro secondo Piero, ma che insegna al bambino l’utilità del non fare nulla. Forse fu lui a fargli nascere l’ansia della conoscenza. Nel ’56 ser Piero decide di trasferirsi a Firenze con la seconda moglie Francesca, lasciando Leonardo con il giovane zio, che “sta in villa e non fa nulla” (parole dello stesso Piero, in una sorta di dichiarazione dei redditi).

Nemmeno Francesca, come la precedente moglie, darà figli al neo eletto notaio della signoria. Che non tornerà più nell’angusto paese.

L'apprendistato a Firenze

Negli anni di libertà, Leonardo gode il vigore del suo corpo nella solitudine della natura, fino a che il padre lo porta a Firenze con sé. In questo periodo, la città da 60 mila abitanti è monarca d’Europa: qui vissero gli artisti celebri del secolo e i più potenti banchieri. Già in tenera età, Leonardo mette in discussione gli stessi maestri. Sarà il primo a rivendicare gli studi tecnici e l’importanza della natura. L’illegittimità della nascita di Leonardo non gli spiana certo la strada agli studi, ma fa imporre l’idea di “metterlo a bottega”- la mancanza di un substrato classico gli peserà molto. L’officina è lontana dalla formazione dell’artista moderno: produce prodotto vero e pragmatico. Fra gli altri lavoratori ci sono Perugino, Botticelli, in quanto la bottega scelta è la bottega per eccellenza. Il maestro prescelto è infatti Andrea del Verrocchio. Inizia l’apprendistato senza disdegnare i compiti più umili, arrivando presto ad essere il favorito, preso a modello per il David, fino a permettergli di collaborare al “battesimo di Gesù”, collaborazione che secondo leggenda porterà il maestro a non dipingere più.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la prima fonte che documenta la nascita di Leonardo da Vinci?
  2. La prima fonte sulla nascita di Leonardo da Vinci è un'annotazione fatta dal nonno paterno, notaio, su un libro notarile della famiglia.

  3. Chi si è occupato principalmente dell'educazione di Leonardo durante la sua infanzia?
  4. Durante la sua infanzia, lo zio Francesco si è occupato principalmente di Leonardo, insegnandogli l'importanza del non fare nulla e stimolando la sua curiosità.

  5. Quale fu il ruolo del padre di Leonardo nella sua vita artistica?
  6. Il padre di Leonardo, pur non dedicandosi molto al figlio, riconobbe il suo talento e lo portò a Firenze, dove Leonardo iniziò il suo apprendistato nella bottega di Andrea del Verrocchio.

  7. Come influì l'illegittimità della nascita di Leonardo sulla sua formazione?
  8. L'illegittimità della nascita di Leonardo non facilitò il suo accesso agli studi classici, portando alla decisione di "metterlo a bottega", dove iniziò la sua formazione artistica pratica.

Domande e risposte