Concetti Chiave
- Leonardo da Vinci completò il disegno di Sant'Anna, la Vergine, il Bambino e San Giovannino a Firenze tra il 1501 e il 1503, dopo diversi spostamenti in Italia.
- L'opera serviva come cartone preparatorio per un'altra più tardiva, Sant'Anna, la Vergine, il Bambino e l'agnello, e potrebbe essere stata commissionata da Anna Bretagna o dalla Repubblica fiorentina.
- La composizione rappresenta una complessa interazione tra le figure, con Sant'Anna che indica il cielo, la Vergine che contempla il Bambino, e quest'ultimo che benedice San Giovannino.
- Il disegno evidenzia l'abilità di Leonardo nel catturare la dinamica dell'anatomia umana e la sua poetica degli affetti, mostrando una profonda esplorazione dell'animo umano.
- Leonardo utilizza la tecnica dello sfumato per ammorbidire i contorni, fondere le figure nell'atmosfera e conferire tridimensionalità ai personaggi, esaltando così la finezza dei dettagli.
Indice
Leonardo in viaggio
Con la caduta della signoria sforzesca in seguito all’invasione del re di Francia Luigi XII, Leonardo fu costretto a partire e si recò a Mantova, a Venezia e a Roma. Tuttavia, non essendo riuscito ad affermarsi in queste città, nel 1503 fece ritorno a Firenze, dove vigeva un regime repubblicano.
Il ritorno a Firenze
Nella città toscana l’artista portò a compimento il disegno con Sant’Anna, la Vergine, il Bambino e san Giovannino, che costituiva il cartone preparatorio per un’altra opera che fu realizzata molto più tardi: Sant’Anna, la Vergine, il Bambino e l’agnello.
Il cartone di Sant'Anna
Il committente dell’opera fu forse Anna Bretagna, moglie del re di Francia Luigi XII, o più probabilmente la Repubblica fiorentina, poiché propri nel giorno dedicato alla santa (26 luglio) erano stati cacciati i Medici. Iniziato presumibilmente durante il soggiorno veneziano, il grande cartone fu portato a termine tra il 1501 e il 1503.
La poetica degli affetti
Leonardo esprime anche qui la propria particolare poetica degli affetti assieme a una visione dinamica dell’anatomia umana: al centro della composizione, Sant’Anna guarda la figlia puntando allusivamente l’indice verso il cielo; la Vergine le è seduta in grembo e a sua volta contempla il piccolo Gesù; trattenuto dalle braccia della madre, questi è tutto proteso verso san Giovannino nell’atto di benedirlo, mentre il santo fanciullo è rivolto verso il Bambino.
L'abilità nel disegno
L’opera costituisce una delle tante testimonianze dell’eccezionale abilità di Leonardo nel campo del disegno: per lui la grafica era un modo per esplorare il mondo, tentare di comprendere il mistero della natura, ma anche per indagare in profondità tutte le sfaccettature dell’animo umano.
L'uso dello sfumato
In quest’opera, inoltre, grande efficacia ha l’uso dello sfumato per la finezza dei suoi effetti sugli incarnati e sui corpi dei personaggi: ne addolcisce i contorni, li fonde nell’atmosfera, rende i panneggi lievi e morbidi e sottolinea la tridimensionalità delle figure.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato del disegno di Leonardo con Sant'Anna, la Vergine, il Bambino e San Giovannino?
- Chi potrebbe essere stato il committente dell'opera di Leonardo?
- Quali tecniche artistiche ha utilizzato Leonardo in quest'opera?
Il disegno rappresenta la poetica degli affetti di Leonardo e una visione dinamica dell'anatomia umana, con Sant'Anna che guarda la figlia e il piccolo Gesù che benedice San Giovannino.
Il committente potrebbe essere stato Anna Bretagna, moglie del re di Francia Luigi XII, o più probabilmente la Repubblica fiorentina, in quanto l'opera è legata al giorno in cui i Medici furono cacciati.
Leonardo ha utilizzato lo sfumato per addolcire i contorni, fondere le figure nell'atmosfera e sottolineare la tridimensionalità, dimostrando la sua abilità nel disegno e nell'esplorazione delle sfaccettature dell'animo umano.