Concetti Chiave
- L'opera "Madonna dei fusi" di Leonardo da Vinci è un olio su tavola trasferito su tela, commissionato da Florimond Robertret nel 1501.
- Esistono molte versioni del dipinto, con le più vicine allo spirito di Leonardo situate a New York e nel Drumlaring Castle in Scozia.
- La scena raffigura la Madonna con il Bambino Gesù, simbolicamente legata alla realtà quotidiana attraverso l'uso dell'aspo, uno strumento di lavoro antico.
- Il paesaggio di sfondo, dipinto con la tecnica della prospettiva aerea, ricorda le montagne della valle dell’Adda o i calanchi del Basso Valdarno.
- Leonardo utilizza la tecnica dello "sfumato" per rendere i volumi e le emozioni dei personaggi, creando un'atmosfera di serenità e protezione.
Leonardo da Vinci - Madonna dei fusi - Analisi
L’opera, un olio su tavola trasferito poi su tela, fu commissionato a Leonardo da Florimond Robertret, segretario di Stato del re di Francia, Luigi XII, intorno al 1501 e attualmente fa parte di una collezione privata di New York.Del dipinto esistono molte versioni, ma le più vicine allo spirito di Leonardo sono quella di New York e quella presente nella collezione del duca di Buccleuch, nel Drumlaring Castle, non lontano da Edimburgo. Quest’ultima, nel 2003, fu rubata, ma ritrovata quattro anni più tardi. Conservato nella Galleria dell’Accademia di Venezia, abbiamo uno studio di Leonardo detto “della Madonna dei fusi”, rappresentante il busto della Vergine. Purtroppo l’originale del dipinto è andato perduto e oltre alla versione sopracitata, opera di una cerchia ristretta del pittore, esistono la “Madonna Redford” e la “Madonna Crespi”, da ricordare perché più significative.
La Madonna, seduta su di una roccia, con le gambe scostate, è intenta ad avvolgere il filo intorno ad un fuso o aspo. L’aspo è un bastone formato, all’estremità, da due pioli e serve per avvolgervi il filo di lana una volta filata; essa tiene sulle ginocchia il Bambino Gesù il quale, semisdraiato secondo una linea diagonale e con un piedino nel cesto dei fusi, sta guardando con attenzione lo strumento che ha una forma di croce, tenendolo ben saldo perché non lo vuole cedere alla mamma che, invece, glielo vorrebbe togliere. L’aspo richiama la realtà della donna che vi lavora, la concretezza e la fatica del quotidiano e di un’esistenza caratterizzata da povertà, a cui la madre e il figlio appartengono. E’ uno strumento di lavoro molto antico, che fino a qualche decennio fa era ancora in uso, soprattutto nelle campagne. Con la mano destra protratta in avanti, la Madonna ci fa capire di essere sorpresa, ma anche protettiva. Nonostante la presenza del fuso a forma di croce che preannuncia la Passione, il quadro è avvolto in un’atmosfera di serenità, come se Gesù volesse far capire all’osservatore che egli accetta di buon grado di sacrificarsi per l’umanità.
Lo sfondo è costituito da un ampio paesaggio in cui si intravede un fiume che si snoda fra le rocce e in lontananza delle montagne azzurrognole, dipinte secondo la tecnica della prospettive aerea, in cui alcuni critici hanno identificato gli elementi montuosi della valle dell’Adda. In altre versioni il paesaggio ricorda i calanchi della regione del Basso Valdarno, una zona assai vicina al paese che dette i natali all’artista.
Il volume dei personaggi è reso tramite la tecnica dello “sfumato”, prerogativa dell’arte di Leonardo, arrivando in questo modo anche a farci intuire lo stato psicologico delle figure rappresentate (serenità del Bambino e apprensione della Madre). In pratica, si tratta di una sfocatura molto lieve dei contorni, ottenuta con le dita o con un pezzo di stoffa o aggiungendo alla fine una velatura di colore molto diluito. L’effetto è di rendere molto più morbidi i lineamenti del viso o dei paesaggi. In quest’ ultimo caso i profili delle montagne risultano meno aguzzi e si viene a creare così l’effetto dei contorni addolciti dall’umidità dell’atmosfera o della lontananza (prospettiva aerea). L’opera di sfumatura contribuisce quindi a rendere i contorni più evanescenti in contrasto con la tecnica tradizionale che richiedeva dei contorni molto netti.
Domande da interrogazione
- Qual è la storia della commissione e delle versioni della "Madonna dei fusi"?
- Quali sono gli elementi simbolici presenti nel dipinto?
- Come viene rappresentato il paesaggio nello sfondo del dipinto?
- Qual è la tecnica pittorica utilizzata da Leonardo per i personaggi?
- Qual è l'effetto della tecnica dello "sfumato" sul dipinto?
L'opera fu commissionata a Leonardo da Florimond Robertret intorno al 1501 e attualmente è parte di una collezione privata a New York. Esistono molte versioni, ma le più vicine allo spirito di Leonardo sono quella di New York e quella del duca di Buccleuch.
L'aspo, che ha la forma di una croce, simboleggia la Passione di Cristo e rappresenta la realtà e la fatica quotidiana della vita di Maria e Gesù, mentre l'atmosfera generale del dipinto trasmette serenità.
Il paesaggio include un fiume e montagne azzurrognole, dipinte con la tecnica della prospettiva aerea, che alcuni critici associano alla valle dell'Adda o ai calanchi del Basso Valdarno.
Leonardo utilizza la tecnica dello "sfumato" per rendere i volumi dei personaggi, creando contorni morbidi e suggerendo lo stato psicologico delle figure, come la serenità del Bambino e l'apprensione della Madre.
Lo "sfumato" rende i contorni più evanescenti e morbidi, contrastando con la tecnica tradizionale dai contorni netti, e contribuisce a creare un'atmosfera di dolcezza e profondità psicologica.