Concetti Chiave
- Giotto proveniva da una famiglia umile e inizialmente disegnava pecore su rocce come passatempo.
- L'artista Cimabue scoprì Giotto e lo portò nella sua bottega a Firenze per un apprendistato.
- Giotto superò Cimabue e divenne un artista indipendente, noto per il suo stile realistico.
- La sua opera "Cristo in Croce" per Santa Maria Novella mostrava innovazioni nel realismo e nell'uso del colore.
- Giotto sfidò le convenzioni artistiche con dettagli come l'uso di un unico chiodo per i piedi e una curvatura a S del corpo.
Le origini di Giotto
La sua famiglia aveva origini molto umili, il padre era infatti un pastore, secondo una nota leggenda, Giotto era solito dipingere le pecore della sua famiglia su pezzi di roccia come passatempo.
Un giorno, a quanto pare, l'artista Cimabue vide Giotto e i suoi lavori precoci, e ne rimase colpito in particolare dalla verosimiglianza dei soggetti e delle sue opere, si recò così dalla sua famiglia e chiese di portarlo nella sua bottega.
L'apprendistato a Firenze
La famiglia risultò d'accordo e allora Giotto si trasferì direttamente nella città di Firenze compiendo una formazione di apprendistato presso la bottega di Cimabue fino a superare il maestro e a diventare un artista indipendente.
Il suo percorso iniziò con la realizzazione di un Cristo in Croce, una croce lignea per la chiesa di Santa Maria Novella, in cui Giotto andò oltre gli insegnamenti realizzando un’opera più realistica che mostra la caduta gravitazionale di un corpo morto attraverso la luce e l’uso del colore.
1. Piedi, uniti da un unico chiodo;
2. Braccia seguono una curva continua;
3. Corpo, curvatura a S che risulta irreale, dipinge infatti la posizione più ovvia di un corpo morto, il corpo si piega dove le articolazioni lo permettano;