Concetti Chiave
- Il dipinto "Le tre età dell'uomo" di Giorgione è noto anche come "La Lezione di canto" per l'interazione musicale tra i personaggi.
- Raffigura tre figure di diverse età: un vecchio, un fanciullo e un uomo che funge da mediatore tra loro.
- La luce dorata modella le forme, dando risalto allo spartito, simbolo di armonia esistenziale e cosmica.
- Gli sguardi dei personaggi suggeriscono diversi atteggiamenti e livelli di consapevolezza.
- Il dipinto mostra l'influenza degli studi fisionomici di Leonardo da Vinci e dei suoi seguaci a Venezia.
Opere allegoriche di Giorgione
Giorgione compose numerose opere dal significato allegorico destinate alla committenza legata ai circoli letterari e filosofici.
Il dipinto Le tre età dell'uomo, composto intorno al 1500-1501, è detto anche la Lezione di canto; il primo titolo interpreta semplicemente il soggetto in base alle evidenti differenze di età fra i tre personaggi, un vecchio che guarda con intensità l'osservatore, un fanciullo che legge uno spartito e un uomo che glielo spiega: da qui il secondo titolo.
Stile e simbolismo
Dal punto di vista stilistico le forme sono modellate dalla luce dorata che fa emergere dal buio i volti e conferisce con il riverbero particolare importanza allo spartito, fulcro compositivo e semantico del quadro: la musica diventa qui allegoria dell'armonia esistenziale e cosmica, di cui è ben consapevole il vecchio, mentre il giovane vi si affaccia istruito dall'adulto.
Influenze artistiche
Le varie direzioni degli sguardi dei tre personaggi ne evidenziano i diversi atteggiamenti; l'intensità dell'analisi fisionomica dei volti rivela l'influenza degli studi di teste di Leonardo e dei suoi seguaci che operarono a Venezia.