Concetti Chiave
- Caspar David Friedrich, nato in Pomerania, fu influenzato dal clima rigido e dalle esperienze personali, come la tragica morte del fratello.
- Considerato il massimo esponente del romanticismo tedesco, Friedrich ritraeva paesaggi che riflettevano sentimenti ed emozioni profonde.
- In "Monaco in riva al mare", il rapporto tra uomo e natura è esaltato attraverso un paesaggio marittimo con tonalità cupe e un monaco che si fonde con l'ambiente.
- "Abbazia nel querceto" esplora la malinconia del tempo passato con un'atmosfera tetra, rovine medievali e un corteo funebre che ricorda la fragilità umana.
- Nel "Viandante sul mare", il soggetto, forse l'artista stesso, contempla l'immensità alpina, lasciando in sospeso la sua reazione emotiva e coinvolgendo lo spettatore nel sublime.
Indice
Infanzia e influenze
Lui nasce in un piccolo villaggio della Pomerania, attuale Svezia, all’estremo nord della Germania, con un clima gelido che segnerà anche la sua arte e vita. Fu il sesto di dieci figli di una famiglia povera, fondamentali nella sua formazione furono l’estrema religiosità del padre, la morte di alcuni fratelli, in particolare uno che morì per salvarlo dopo essere caduto in un lago ghiacciato.
Romanticismo e paesaggi
Friedrich fu il massimo esponente del romanticismo tedesco, specializzato nel ritrarre paesaggi, per lui lo spazio diventa il vero protagonista, filtrato da sentimenti e specchio delle emozioni: “Quando dipingo paesaggi, chiudo il mio occhio fisico e apro l’occhio dello spirito”.
Il suo paesaggio è anche segnato dalla religiosità come immagine misteriosa del potere del Dio creatore.Il monaco e il mare
In monaco si avvia solitario in un paesaggio marittimo con un orizzonte oscuro, è evidente il dialogo tra uomo e natura, il Mar Baltico invernale con il suo gelo e rigore maestoso viene contemplato dall’uomo. Sono evidenti tre bande cromatiche:
1. Cielo, enorme protagonista con nubi oscure che si confondono nel mare
2. Mare di un blu sempre cupo
3. Sabbia color ocra
Il monaco risulta minuscolo, con gli stessi colori usati per definire la natura: il saio è blu come il mare, la testa è ocra come la spiaggia.
Rovine e malinconia
Viene abbinata all’opera precedente con il nero inferiore e la luce superiore, le rovine di un’abbazia medievale che esiste realmente in Pomerania. Viene ritrovato anche un rapporto tra l’uomo antico e romantico, il passato non può tornare, e quindi la memoria che rimane solo nel ricordo porta la malinconia nell’uomo, l’atmosfera è infatti tetra con rami scheletrici e rovine, nella parte bassa avviene un corteo funebre di alcuni frati che portano la bara di un confratello, forse il monaco di prima.
Viandante e mistero
Il mare descritto nel titolo è solo metaforico, l’ambientazione è infatti alpina con un viandante che potrebbe essere l’artista stesso, il quale si incanta solitario verso il pinnacolo per contemplare l’immensità. Il soggetto appare più grande ed elaborato degli uomini precedenti, con linee diagonali della rube e delle montagne che si dirigono verso di lui, facendolo diventare il punto di fuga, ma così noi:
• Non possiamo capire cosa guardi il viandante;
• Non possiamo capire la sua reazione emotiva;
Rimane quindi aperto il mistero della sua reazione e lo spettatore viene coinvolto tanto che il sublime provato dall’uomo per la natura è sia dal viandante che dall’osservatore esterno. Sembra però che manchi un piano intermedio che porta da una valle all’altra, poiché ricoperta e nascosta dalla nebbia, apre ad una visione differente, con l’occhio spirituale.
Natura e debolezza umana
Friedrich rimase colpito da un fatto di cronaca che vide l’imbarcazione “Speranze” durante una spedizione pioneristica alla scoperta di nuovi territori si schiantò contro lastre di ghiaccio, questo aspetto mette in evidenza la potenza della natura che si scaglia contro la debolezza dell’uomo. L’atmosfera glaciale viene ricreata con colori freddi, e questo ricorda anche il passato dell’artista stesso con il naufragio del fratello durante la sua infanzia.
Domande da interrogazione
- Qual è l'influenza del clima e delle esperienze personali di Friedrich sulla sua arte?
- Come viene rappresentato il dialogo tra uomo e natura nell'opera "Monaco in riva al mare"?
- Qual è il significato simbolico dell'opera "Abbazia nel querceto"?
- Cosa rappresenta il "Viandante sul mare" e quale mistero lascia aperto?
- Qual è il tema centrale de "Il naufragio della speranza" e come si collega alla vita di Friedrich?
Friedrich è nato in un villaggio con un clima gelido che ha influenzato la sua arte e vita. Le esperienze personali, come la morte di alcuni fratelli, hanno contribuito alla sua visione artistica, caratterizzata da una profonda religiosità e malinconia.
Nell'opera "Monaco in riva al mare", il dialogo tra uomo e natura è evidente attraverso il paesaggio marittimo invernale e le tre bande cromatiche di cielo, mare e sabbia. Il monaco appare minuscolo, con colori che riflettono quelli della natura, sottolineando la sua connessione con essa.
"Abbazia nel querceto" simboleggia la malinconia e il rapporto tra passato e presente. Le rovine medievali e il corteo funebre evocano la memoria e la perdita, con un'atmosfera tetra che riflette la transitorietà della vita e la persistenza del ricordo.
Il "Viandante sul mare" rappresenta l'uomo che contempla l'immensità della natura. Il mistero rimane aperto poiché non possiamo comprendere cosa il viandante stia guardando o la sua reazione emotiva, coinvolgendo lo spettatore nel sublime della natura.
"Il naufragio della speranza" esplora la potenza della natura contro la debolezza umana, ispirato da un evento reale. L'atmosfera glaciale e il tema del naufragio richiamano il passato di Friedrich, in particolare la morte del fratello, sottolineando la fragilità umana di fronte alla natura.