Concetti Chiave
- La Fonte Gaia, commissionata a Iacopo della Quercia nel 1408, fu inaugurata nel 1419 a Siena, diventando celebre e rinominando l'artista.
- Nel 1904, la fontana originale fu sostituita da una copia a causa del degrado, ma le sculture originali esprimono ancora l'arte di Iacopo.
- La struttura della fontana unisce elementi delle fonti gotiche senesi e dei ninfei romani, con un bacino rettangolare caratteristico.
- Le statue nelle nicchie celebrano la storia e i valori di Siena, con al centro la Vergine con il Bambino, affiancata da figure religiose e civiche.
- Acca Larentia, con forme piene ispirate alla classicità, segna l'inizio del Rinascimento, mostrando un movimento naturale e vivace nelle sculture.
Indice
La commissione della fontana
Nel 1408 a Iacopo della Quercia venne commissionata le realizzazione di una fontana monumentale per Piazza del Campo a Siena, poi detta Fonte Gaia per la festa dell'inaugurazione avvenuta nel 1419.
Il successo dell'opera
L'opera ebbe cosi grande successo che, da quel momento, lo scultore fu detto Iacopo della Fonte.
Il complesso è stato sostituito nel 1904 da una copia, a causa del degrado in cui versava, ma quello che resta delle sculture originali ancora esprime le qualità dell'artista.La struttura della fontana
La struttura, pur riprendendo nel bacino rettangolare quella delle tradizionali fonti gotiche senesi, rimanda ai ninfei romani.
Le statue e la storia
La sequenza delle statue poste nelle nicchie costituisce un'esaltazione della storia di Siena e dei suoi fondamenti religiosi e civici: al centro è rappresentata la Vergine con il Bambino, protettrice della città, affiancata da angeli e dalle virtù teologali e cardinali che presiedono al buon governo; i due rilievi alle estremità rappresentano la Creazione di Adamo e La cacciata dal paradiso terrestre; sopra di essi le statue di due donne leggendarie romane, Acca Larentia - nutrice di Romolo e Remo - e Rea Silvia - madre dei mitici gemelli - ricordano le origini di Siena, leggendariamente fondata da Senio, figlio di Remo.
Acca Larentia e il Rinascimento
Acca Larentia mostra già i primi segni del Rinascimento nelle sue forme piene ispirate alla classicità, lontane dalle sottili eleganze del Gotico; la composizione è pervasa da movimento e vivacità: i due gemelli si torcono intorno al corpo della nutrice, che si volge in un movimento naturale.