Concetti Chiave
- Il Palazzo Vecchio, originariamente Palazzo della Signoria, fu costruito tra il 1298 e il 1299 da Arnolfo da Cambio e successivamente chiamato "Vecchio" quando i Granduchi si trasferirono a Palazzo Pitti.
- L'edificio segue lo stile della casa-torre fiorentina, progettato come fortezza per proteggere i "priori" e i "signori" durante il loro mandato, che richiedeva la loro presenza continua nel palazzo.
- Il palazzo presenta un'architettura irregolare a causa di vincoli strutturali esterni, utilizzando la sezione aurea per mantenere l'armonia estetica, nonostante l'apparente asimmetria.
- Le caratteristiche architettoniche includono merlature "guelfe" e "ghibelline" e una facciata rivestita in pietre non levigate, con sporgenze che conferiscono un aspetto massiccio e imponente.
- Il Salone dei Cinquecento ospitò i progetti incompiuti di Leonardo da Vinci e Michelangelo, che avrebbero dovuto decorare le pareti con scene di battaglia, ma i lavori furono abbandonati, lasciando solo preparazioni e copie.
Indice
Origini e funzione del Palazzo Vecchio
La costruzione del Palazzo Vecchio, attribuita ad Arnolfo da Cambio, risale al 1298-1299.
L’edificio è nato come Palazzo della Signoria e fu detto “Vecchio” quando i Granduchi di Toscana decisero di trasferirsi, verso la fine del XVI secolo, nella nuova residenza di Palazzo Pitti.
Il palazzo ha l’aspetto di un piccolo castello fortificato, secondo la tradizione fiorentina della casa-torre, resa necessaria a causa delle rivalità tra famiglie e gruppi politici. Infatti, i “priori” e i “signori” fecero costruire l’edificio per difendersi da eventuali violenze che avrebbero impedito loro di prendere decisioni nel rispetto della giustizia, dato che in tempi più antichi erano sempre stati costretti a deliberare in una torre fortificata. Per l’intera durata del loro mandato (due mesi) essi dovevano sempre soggiornare, tutti, giorno e notte, nel Palazzo del Governo.Struttura e anomalie architettoniche
Il Palazzo è fuori squadra perché si trova in luogo che presentava diversi ostacoli. Innanzitutto, sul lato sinistro si estendeva l’area, dove un tempo si trovavano le case degli Uberti su cui non si poteva costruire, in quanto considerata maledetta perché la famiglia era stata mandata in esilio. Sul lato destro, si trovava la chiesa di San Piero Scheraggio, oggi distrutta per far posto agli Uffizi. Inoltre, per la costruzione della torre, fu utilizzato il basamento di una già esistente e questo può spiegare perché la torre appaia spostata lontano dagli angoli e in posizione non centrale.
Nonostante queste anomalie, l’insieme dell’edificio risulta armonico perché le varie misure sono state calcolate seguendo i criteri della sezione aurea (= parte di un segmento che è la media proporzionale fra il segmento intero e la parete restante di esso).
Caratteristiche architettoniche e simboliche
Poiché il palazzo aveva una funzione di fortezza, esso appare quasi come un blocco geometrico, in cui prevale un’importante massa muraria, perché le finestre sono relativamente piccole e molto alte, rispetto al piano terra. I merli del ballatoio sono a forma squadrata e chiamati “guelfi”, mentre quelli della torre a coda di rondine, sono detti “ghibellini”. Questa non era una scelta politica perché i “guelfi” sono coerenti con la massa, piuttosto compatta dell’edificio mente quelli a coda di rondine, invece, hanno lo scopo di alleggerire la torre, per cui hanno una funzione architettonica.
La facciata è rivestita di pietre non levigate (= bugne) ed è caratterizzata dal movimento in avanti di alcune strutture: il ballatoio su cui si appoggia la torre che, a sua volta, avanza con un secondo ballatoio, di forma, più snella, rispetto al precedente e che sostiene la cella campanaria.
Eventi storici e artisti rinascimentali
In questo palazzo e nell’omonima piazza antistante si sono svolti alcuni degli eventi più importanti della vita politica di Firenze fra cui il rogo di Gerolamo Savonarola. All’interno, degno di nota, si trova il maestoso Salone dei Cinquecento.
A Leonardo e a Michelangelo fu affidato l’incarico di affrescare le pareti: il primo avrebbe dovuto dipingere la Battaglia di Anghiari, a destra, e il secondo la Battaglia di Cascina, a sinistra. In questo modo i due artisti rinascimentali avrebbero avuto l’occasione di lavorare uno a fianco dell’altro. Purtroppo, nessuna delle due opere fu portata a termine: Michelangelo partì per Roma, chiamato dal Papa Giulio II e realizzò soltanto il cartone, mentre Leonardo, nello sperimentare la tecnica dell’encausto, rovinò l’opera in modo irrimediabile. I due capolavori sono andati perduti e ci restano soltanto delle copie e i lavori preparatori.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del nome "Palazzo Vecchio"?
- Perché il Palazzo Vecchio ha un aspetto di castello fortificato?
- Quali ostacoli hanno influenzato la costruzione del Palazzo Vecchio?
- Qual è la funzione dei merli "guelfi" e "ghibellini" nel design del palazzo?
- Quali artisti furono incaricati di affrescare il Salone dei Cinquecento e cosa accadde ai loro lavori?
Il Palazzo Vecchio era originariamente chiamato Palazzo della Signoria e fu denominato "Vecchio" quando i Granduchi di Toscana si trasferirono a Palazzo Pitti alla fine del XVI secolo.
Il Palazzo Vecchio ha l'aspetto di un castello fortificato per proteggere i "priori" e i "signori" dalle violenze, permettendo loro di prendere decisioni in sicurezza.
La costruzione del Palazzo Vecchio è stata influenzata da ostacoli come l'area maledetta delle case degli Uberti e la chiesa di San Piero Scheraggio, che hanno portato a un edificio fuori squadra.
I merli "guelfi" si integrano con la massa compatta dell'edificio, mentre i merli "ghibellini" a coda di rondine alleggeriscono la torre, avendo una funzione architettonica.
Leonardo e Michelangelo furono incaricati di affrescare il Salone dei Cinquecento, ma nessuno dei due completò l'opera; Michelangelo partì per Roma e Leonardo rovinò il suo lavoro sperimentando una nuova tecnica.